La Nuova Sardegna

Olbia

Aveva la droga in casa: arrestato olbiese 34enne

Aveva la droga in casa: arrestato olbiese 34enne

È stato fermato in auto dalla finanza, poi è scattata la perquisizione domiciliare Recuperata da un cane del gruppo cinofilo la marijuana lanciata dalla finestra

05 novembre 2017
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OLBIA. È stato prima fermato in auto mentre rientrava a casa con la sua famiglia e poi (“considerati i suoi numerosi precedenti penali”, come scrive la guardia di finanza in un comunicato) è scattata la perquisizione domiciliare. Inutile il tentativo di Battista Asara, questo il suo nome, di 34 anni, di disfarsi della droga che nascondeva in una stanza: l’ha gettata dalla finestra, ma grazie al fiuto infallibile di Ober, un pastore tedesco addestrato nella ricerca della droga, sono stati recuperati 120 grammi di marijuana già suddivisi in dosi e anche un bilancino di precisione. Da qui l’arresto del giovane.

L’operazione è stata portata a termine dai baschi verdi della guardia di finanza di Olbia (guidata dal maggiore Marco Salvagno) con il supporto della squadra cinofili.

I militari stavano pattugliando una zona nella periferia della città, quando è stata fermata la macchina con a bordo il giovane e alcuni suoi parentii. Stavano tornando a casa e il controllo è scattato proprio a poca distanza dall’abitazione.

I finanzieri, però, hanno subito notato quanto Asara fosse agitato e hanno ritenuto necessario perquisire la sua casa. La droga è stata recuperata in giardino: è lì che il giovane l’aveva lanciata dalla finestra di una delle stanze, pensando che i suoi movimenti potessero passare inosservati. Ma così non è stato. A quel punto i militari hanno arrestato Battista Asara (difeso dall’avvocato Giampaolo Murrughile) per il quale, al processo per direttissima svolto ieri mattina in tribunale, a Tempio, è stato disposto l’obbligo di firma e revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Il comando provinciale della guardia di finanza fa infine sapere che anche nel territorio gallurese continua senza sosta l’attività del corpo in questo particolare settore «considerato che la lotta ai traffici illegali mira alla salvaguardia della vita umana».

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