La Nuova Sardegna

Olbia

Tassa di soggiorno, le comitive in fuga

di Serena Lullia
Tassa di soggiorno, le comitive in fuga

Prime disdette negli hotel da parte dei gruppi organizzati. Il presidente degli albergatori: «Li spingiamo ad andare altrove»

15 novembre 2017
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OLBIA. In fuga dalla città. L’imposta di soggiorno allontana i vacanzieri di primavera. I primi gruppi organizzati hanno già disdetto le vacanze in un hotel di Olbia. Troppo cara la quota di 6 euro a coppia al giorno per non preferire i comuni dirimpettai free tax. Gli albergatori chiedono al sindaco Settimo Nizzi di rivedere il tariffario. La quota di 3 euro per ogni notte è considerata fuori mercato. E anche i responsabili dei portali mondiali delle prenotazioni on-line come Booking ed Expedia guardano con perplessità alla scelta di Olbia.

Dinamiche di gruppo. Il presidente dell’associazione albergatori, Fabio Fiori, si è opposto da subito alla decisione unilaterale del Comune. Il ponte dei Santi è stato il primo test dell’imposta a costo ridotto: 3 euro per i 5 stelle; 1,50 nei 4 stelle e nei residence; 1,30 in tutti gli atri. Il 27 dicembre, salvo correttivi in corsa, scatterà il raddoppio. «Abbiamo avuto clienti che si sono lamentati, altri che hanno storto il naso, altri ancora che non hanno detto nulla – commenta il presidente Fiori – . La nostra vera preoccupazione riguarda le prenotazioni dei gruppi per la primavera. Già alcune comitive da 50 persone hanno disdetto la prenotazione o hanno richiamato per dire che ci penseranno. Che significa che andranno altrove. La verità è che i gruppi hanno budget tiratissimi. Sono composti per lo più da 40-50 persone e sono quasi sempre coppie. Per una camera doppia in un quattro stelle dal 27 dicembre pagheranno 6 euro al giorno. Per cinque giorni di permanenza media sono 30 euro in più. Ma poi per che cosa? Non stiamo parlando né di Firenze né di Siena, Roma o Venezia, città che hanno monumenti e attrazioni unici da vedere. Città che non sono certo paragonabili a quello che può offrire Olbia. La nostra clientela può digerire 1,50 euro al giorno, ma non 3 euro. In questo modo li stiamo spingendo a cambiare territorio». La giunta comunale a sorpresa ha deciso per un ritocco al rialzo del tariffario dell’imposta di soggiorno. Dal primo novembre al 27 dicembre una quta leggera. Subito dopo Natale via con il raddoppio. Nei 5 stelle 4 euro a notte; 3 nei 4 stelle; 2,50 nei 3 stelle; 1,50 negli altri hotel; 2,30 nei b&b.

Imposta invernale. Il presidente Fiori ribadisce poi l’inutilità dell’applicazione dell’imposta di soggiorno nei mesi invernali. «Gli hotel aperti d’inverno in città sono davvero pochi, forse cinque e i clienti sono per lo più sardi, persone che vengono qui per lavoro – afferma Fiori –. L’imposta si paga a fronte di servizi che nel periodo invernale non ci sono, come un maggior numero di vigili, una linea dell’autobus più frequente. Tra l’altro il guadagno per le casse comunali è davvero pochissimo. Il 98% degli incassi si fa nei sette mesi a cavallo dell’estate. È evidente la sua inutilità».

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