La Nuova Sardegna

Olbia

Il comandante dei vigili indagato dopo le segnalazioni dei cittadini

Il comandante dei vigili indagato dopo le segnalazioni dei cittadini

Arzachena, domani interrogatorio di garanzia per Andrea Becciu accusato di truffa e abuso d’ufficio Il caso giudiziario è finito al centro di una puntata della trasmissione tv “La vita in diretta” su Rai uno

22 dicembre 2017
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ARZACHENA. È fissato per domani davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Tempio Giuseppe Grotteria, l’interrogatorio di garanzia del comandante della polizia locale Andrea Becciu su cui pendono le accuse di truffa, falso, abuso d’ufficio e peculato. La Procura gli contesta assenze non giustificate durante l’orario di servizio, false missioni con trasferte retribuite e utilizzo improprio delle auto di servizio. Il gip ha disposto per Becciu – difeso dagli avvocati Elias Vacca e Danilo Mattana – la misura cautelare dell’obbligo di firma. Sul fronte amministrativo, il sindaco Roberto Ragnedda, lo ha sospeso dalle sue funzioni in ottemperanza alla legge Madia.

Il caso del comandante assenteista, questa l’accusa mossa dalla Procura, ha avuto una risonanza mediatica nazionale, finendo anche al centro di una puntata di “La vita in diretta” su Rai 1 incentrata sul tema dei “furbetti del cartellino”. In collegamento da Arzachena, il comandante della fiamme gialle di Olbia Marco Salvagno – l’indagine è coordinata dal procuratore facente funzioni Gianluigi Dettori –, e il sindaco del comune smeraldino Roberto Ragnedda.

Il comandante Salvagno ha spiegato che l’inchiesta è cominciata nel giugno 2016 ed è scaturita in seguito alle segnalazioni di cittadini, rimarcando la collaborazione ricevuta dagli uffici della polizia locale. L’attività investigativa si è avvalsa delle intercettazioni ambientali e telefoniche. «In tre mesi di intercettazioni, sono state 27 le volte in cui è stato accertato che si era assentato per motivi non inerenti al servizio», ha detto il maggiore Salvagno.

«La vicenda che ha coinvolto il comandante della polizia locale ha colpito molto la struttura amministrativa dell'ente e anche me, come rappresentante di una comunità e di una istituzione che si sentono lontane da logiche disoneste e comportamenti scorretti – ha detto il sindaco Ragnedda, rispondendo alle domande della conduttrice Francesca Fialdini – Le indagini sono ancora in corso e spetta alla magistratura, in cui ho piena fiducia, dare giudizi in merito. Quello che posso dire è che quanto portato alla luce dalle attività della guardia di finanza ha scosso tutti noi che, a soli 6 mesi dall'inizio del mandato, siamo invece fortemente impegnati nel portare avanti progetti e iniziative a beneficio dell'immagine e del benessere di Arzachena». Capisco il risentimento e la possibile reazione dell'opinione pubblica di fronte a fatti che coinvolgono la pubblica amministrazione in modo negativo, ma ritengo che questo ente abbia affrontato la vicenda con la celerità e la serietà che merita, collaborando con le forze dell'ordine in ogni modo affinché si arrivi alla verità».

A trasmissione conclusa, Ragnedda, fa una riflessione. «Calarsi in bagarre su argomenti che meritano tatto, compostezza e responsabilità, soprattutto per rispetto alla comunità che vive un momento delicato, sono solo fini a se stesse e non funzionali alla divulgazione di corrette informazioni. E soprattutto – conclude – non ci aiutano a riportare quel clima di serenità che Arzachena merita».



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