Cocaina e hascisc dalla Spagna condannati 2 trafficanti olbiesi
La sentenza: cinque anni e 4 mesi per Mario Lupacciolu, tre anni e 8 mesi per Cristina Buioni La droga viaggiava in un pacco di dolci recapitato a domicilio dai finanzieri travestiti da corrieri
OLBIA. Cinque anni e 4 mesi di detenzione per Mario Lupacciolu (43 anni di Olbia), tre anni e 8 mesi per Cristina Buioni (35 anni, olbiese pure lei). Con due condanne si è concluso ieri a Tempio il processo con rito abbreviato per il traffico di droga dalla Spagna alla Gallura. La droga, mezzo chilo di cocaina e un chilo di hascisc, viaggiava nascosta in un pacco di dolci recapitato a domicilio ai due olbiesi. Sino all’arresto in flagranza un anno fa da parte dei finanzieri, travestiti da dipendenti della ditta di spedizioni.
La sentenza del tribunale sostanzialmente ha confermato il quadro accusatorio e, in buona parte, anche le pene sollecitate dal pm Gianluigi Dettori che per Mario Lupacciolu e Cristina Buioni aveva chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi. Davanti al gip, Giuseppe Grotteria, Mario Lupacciolu, assistito dagli avvocati Angelo Merlini e Donatella Corronciu, aveva ammesso di aver comprato la droga, metà per sé e metà per venderla. Il difensore di Cristina Buioni, l’avvocato Fabio Varone, invece aveva sollecitato l’assoluzione della sua assistita sostenendo che la donna si sarebbe prestata solo a ricevere il pacco in casa senza però conoscerne il contenuto. Per lei la concessione delle attenuanti generiche e una pena più lieve. Lupacciolu ha atteso la sentenza agli arresti domiciliari in comunità, mentre Cristina Buioni aveva già ottenuto l’obbligo di dimora.
L’operazione antidroga condotta della guardia di finanza di Olbia un anno fa aveva destato molto clamore, per la notorietà delle persone coinvolte ma anche per il temerario sistema del recapito a domicilio. L’inchiesta era scattata proprio durante un controllo nel centro di smistamento di un corriere di spedizioni. I due pastori tedeschi in forze al nucleo cinofilo delle fiamme gialle avevano puntato dritti su un pacco pronto per la consegna, proveniente dalla Spagna. Dentro, tra i dolcetti, c’erano un chilo di hascisc e mezzo chilo di cocaina. A quel punto era scattata la trappola.
I finanzieri, coordinati dalla procura di Tempio, avevano deciso di consegnare direttamente loro il pacco, che indicava come destinatario una donna. Si erano travestiti da dipendenti della ditta di spedizioni e avevano preso contatti con la donna per la consegna a domicilio. Attraverso accertamenti condotti su uno dei telefoni sequestrati alla giovane, i finanzieri erano risaliti a Mario Lupacciolu che, arrivato a casa della donna per ritirare il pacco, era stato arrestato in flagranza insieme alla Buioni. (m.b.)