Coltivava canapa, un anno e 6 mesi
Su Canale, il giovane è stato condannato anche per detenzione di arma illegale
31 marzo 2018
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MONTI. I poliziotti lo avevano sorpreso mentre innaffiava cinquanta piante di canapa indiana. E dopo aver perquisito la sua abitazione, gli agenti avevano anche trovato un fucile con matricola abrasa. E per questo A.P., classe 1991, difeso dall’avvocato Pietro Carzedda, è stato appena condannato a un anno e sei mesi di reclusione dal gup del tribunale di Tempio, Giuseppe Grotteria. I fatti risalgono esattamente a due anni fa. Nell’aprile del 2016 Andrea Padre, manovale, era stato arrestato a Su Canale, nel comune di Monti, per produzione ai fini di spaccio di droga e per detenzione illegale di un fucile di marca Beretta calibro 12 con i segni identificativi abrasi, acquistato o comunque ricevuto da ignoti.
I poliziotti della stradale, che si erano mimetizzati dietro le frasche, lo avevano beccato mentre innaffiava una piantagione di canapa indiana ricavata nel terreno incolto di un ignaro proprietario. Poi era scattata la perquisizione dentro l’abitazione del ragazzo, dove era stato trovato il fucile detenuto illegalmente. Nella casa, inoltre, i poliziotti avevano trovato altre quattro piantine e alcuni fari utilizzati per facilitare la crescita della canapa.
I poliziotti della stradale, che si erano mimetizzati dietro le frasche, lo avevano beccato mentre innaffiava una piantagione di canapa indiana ricavata nel terreno incolto di un ignaro proprietario. Poi era scattata la perquisizione dentro l’abitazione del ragazzo, dove era stato trovato il fucile detenuto illegalmente. Nella casa, inoltre, i poliziotti avevano trovato altre quattro piantine e alcuni fari utilizzati per facilitare la crescita della canapa.