La Nuova Sardegna

Olbia

Naufragio, la capitaneria cerca le cause

Naufragio, la capitaneria cerca le cause

La guardia costiera farà luce sull’affondamento del 14 metri in mezzo al Tirreno

30 ottobre 2018
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OLBIA. I due naufraghi miracolati stanno pian piano recuperando le loro forze. Renato Spano, olbiese, e Alessandro Vitiello, maddalenino, se la sono vista davvero brutta ma adesso stanno tutto sommato bene. Per loro questo è il momento di superare lo choc, dopo 55 ore passate in balia delle onde nel bel mezzo del mar Tirreno. Per la Capitaneria diporto, coordinata dal direttore marittimo Maurizio Trogu, arriva invece il momento di cercare di fare luce su quanto accaduto mercoledì in mare. L’obiettivo è ovviamente quello di stabilire cause e responsabilità dell’affondamento della piccola imbarcazione acquistata da Vitiello in Toscana. C’è da capire se la barca fosse in buone condizioni al momento della partenza e se avesse tutte le carte in regola per compiere una traversata così lunga. Sia Vitiello che Spano, comunque, hanno entrambi spiegato che i certificati della barca, per esempio il Rina, al momento della partenza erano a posto. La barca, come raccontato dai due naufraghi galluresi, è affondata per via della rottura di una tavola nell’impatto contro un’onda. Spano e Vitiello, amici ed entrambi marittimi, erano partiti da Porto Ercole, in Toscana, la sera dello scorso martedì. Vitiello aveva infatti deciso di acquistare una imbarcazione di 14 metri in legno da un centro diving toscano e aveva chiesto all’amico Spano di accompagnarlo nella lunga traversata verso la Sardegna. Poco dopo metà strada, mercoledì alle 12, il naufragio. La barca, di nome Caimano, ci ha impiegato pochi minuti a inabissarsi nel cuore del Tirreno. Spano e Vitiello, che hanno provato a chiedere aiuto attraverso la radio, senza però riuscire a farsi sentire per via di un probabile guasto all’antenna, si sono quindi tuffati in mare. E così hanno passato 55 ore aggrappati a un atollo. Tutti e due sono stati recuperati nel tardo pomeriggio di venerdì dagli uomini della guardia costiera. Spano da un elicottero e Vitiello da una motovedetta. Allo stremo delle forze, con Spano in ipotermia, sono stati poi trasportati a Olbia e ricoverati all’ospedale Giovanni Paolo II.

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