La Nuova Sardegna

Olbia

Provincia Gallura, sì della commissione al disegno di legge

di Serena Lullia
Provincia Gallura, sì della commissione al disegno di legge

Ma la proposta che istituisce l’ente autonomo rischia di non arrivare in Consiglio regionale. Comincia la sessione di bilancio

14 novembre 2018
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OLBIA. Più un pacco che un regalo di Natale. La provincia del nord-est rischia di non essere discussa dal Consiglio regionale prima della fine dell’anno. Comincia infatti la sessione di analisi della legge di bilancio che congela temporaneamente gli altri provvedimenti. Uno stop che spegne inevitabilmente l’entusiasmo per il risultato di ieri in commissione regionale Autonomia. All’unanimità è stato approvato in modo definitivo il disegno di legge che istituisce la provincia del nord-est. Giuseppe Meloni del Partito democratico e Giuseppe Fasolino, di Forza Italia, sono stati indicati come relatori in aula. La scorsa settimana, in tempi record, era arrivato anche il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali.

Dopo il secondo passaggio in commissione, la proposta dei quattro consiglierei regionali galluresi, avrebbe dovuto essere calendarizzata in Consiglio regionale. L’inizio della sessione di bilancio complica però la corsa della Gallura verso l’autonomia. Ma è anche vero che, se tutti i capigruppo fossero d’accordo, il disegno di legge potrebbe comunque entrare in aula per la discussione.

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Momento storico a metà. L’ok definitivo e unanime della commissione Autonomia è una pagina importante della storia della Gallura. Frutto di un pressing continuo delle forze politiche che hanno lasciato nell’armadio le magliette dei partiti vestendo il colore unico dell’indipendenza amministrativa. L’obiettivo finale di questa lunga corsa, che ha subito una accelerata negli ultimi mesi, rischia però di schiantarsi davanti all’aula del Consiglio. Ma Antonio Satta, coordinatore del movimento di sindaci, forze produttive, sindacali e della scuola per la provincia, vuole essere ottimista. «Con il voto unanime della commissione regionale Autonomie la classe politica sarda ha mantenuto gli impegni presi – afferma Satta –. Un riconoscimento a questo territorio che unito ha lottato e continua a lottare per ottenere il diritto ad autodeterminarsi. Un movimento bipartisan e nato dal basso, con la votazione unanime dei 26 Consigli comunali del territorio, che in questi mesi ha avuto nel tavolo dei sindaci, delle imprese, dei sindacati e della scuola, lo strumento per fare pressione sulla politica. Un lavoro continuo che ha dato i suoi frutti. La commissione Autonomia ha anche designato i due relatori in aula della proposta di legge. Meloni e Fasolino, rappresentanti del territorio ma di due schieramenti politici diversi. Perché la provincia del nord-est è una conquista di tutti, al di là del colore partitico. E a cui hanno contribuito tutti. Ora speriamo che le forze politiche trovino spazio per dare il via libera finale all’approvazione del disegno di legge. Confidiamo nella sensibilità dell’ufficoi di presidenza e della conferenza dei capigruppo affinché possono consentire subito l’esame in aula. Come assemblea dei sindaci continueremo a vigilare fino alla fine».

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Ente a costo zero. La provincia del nord-est è stata pensata non come un clone della ex Olbia-Tempio. Ma come ente di secondo livello, eletto dai Consigli comunali, formato da dieci componenti e con un presidente senza indennità.

Autonomia contagiosa. Un po’ per spirito autonomista, un po’ per valutazioni elettorali anche i territori delle altre province cancellate dal referendum hanno rialzato la testa. E chiesto che la Gallura non sia l’unica a ritornare indipendente dal punto di vista amministrativo.
 

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