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Olbia

«La polizia e altri servizi nell’edificio acquisito»

di Walkiria Baldinelli
«La polizia e altri servizi nell’edificio acquisito»

Arzachena, l’immobile di Liscia di Vacca al Comune dopo un iter di 23 anni  L’assessore Fresi pensa alla possibile destinazione. Via allo studio di fattibilità

23 novembre 2019
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ARZACHENA. Dopo un iter giudiziario lungo 23 anni il Comune acquisisce nel patrimonio l’immobile di 1.500 metri quadri della società Liscia di Vacca. L’edificio rustico di quattro piani, compreso quello interrato, era stato costruito in modo parzialmente abusivo nell’omonima località turistica. Una parte ricade infatti su un’area standard comunale. La vertenza legale si è chiusa solo quattro mesi fa, quando il Consiglio di Stato con una sentenza ha dato ragione all’ente locale dichiarando improcedibili i ricorsi presentati dalla società. L’acquisizione nel patrimonio comunale per scopi di pubblica utilità, formalizzata con un passaggio in Consiglio, consente ora all’amministrazione di portare avanti un progetto di completamento del fabbricato e di riprogrammarne l’utilizzo. «Confermata la destinazione di pubblico interesse – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici, Fabio Fresi -, possiamo avviare il primo step, che prevede l’incarico a un professionista. Dovrà valutare lo stato di conservazione e la solidità delle fondamenta dell’immobile che dal 1996 deturpa il paesaggio urbano e squalifica l’immagine del comprensorio della Costa Smeralda». L’idea dell’amministrazione è destinare la struttura a pubblici uffici o servizi per la collettività. «Il progetto di fattibilità tecnica e economica per il completamento e l’adeguamento dell’immobile dovrà tenere conto delle potenziali destinazioni d’uso – spiega Fresi –. Ad esempio, potrebbe ospitare la sede della polizia di Stato. Un’idea ipotizzata un anno fa dopo un incontro ministeriale. Ma anche uffici destinati a servizi per residenti e turisti. Con spazi rivolti alla promozione turistica e culturale, ludico-ricreativa. Il progetto definitivo che potrebbe subire anche un drastico ridimensionamento della struttura sarà comunque condiviso con la comunità e ridiscusso in aula consiliare». Dichiara il sindaco Roberto Ragnedda: «Con l’acquisizione a costo zero per il Comune viene finalmente restituita alla comunità un'area pubblica in cui era stato fatto un abuso edilizio. Il prossimo passo è destinarlo a uso pubblico e renderlo fruibile. Stiamo portando avanti un'intensa attività di ricognizione del nostro patrimonio per rilevare se ci siano casi simili».

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