san teodoro
A processo per droga, i testi: «Andrea Putzu non era intercettato»
NUORO. Il suo percorso giudiziario si era separato da quello degli altri 22 imputati al processo per spaccio di droga nei locali della costa orientale, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Holy man”...
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NUORO. Il suo percorso giudiziario si era separato da quello degli altri 22 imputati al processo per spaccio di droga nei locali della costa orientale, nell’ambito dell’inchiesta denominata “Holy man”. Ieri mattina davanti al tribunale in seduta collegiale, presieduta da Giorgio Cannas, si è tenuta una nuova udienza del processo che vede sul banco degli imputati Andrea Putzu, difeso dall’avvocato Alessandro Luche. Buona parte dei testi chiamati a deporre ieri dal pubblico ministero Manuela Porcu erano già stati sentiti, tant’è che il loro esame è consistito nel confermare quanto dichiarato in precedenza. Diverso il controesame da parte della difesa che si è soffermata sul contenuto delle intercettazioni e sul rinvenimento dello stupefacente. «Putzu era stato intercettato?» ha chiesto l’avvocato Luche al maresciallo Pasquale Pischedda. «No – ha risposto – eravamo risaliti a lui perchè la sua voce era stata sentita nei dialoghi di altre persone che ascoltavamo. Dal contenuto delle intercettazioni avevamo capito che si parlava di droga ma non ne avevamo accertato il tipo. Inoltre – ha aggiunto il teste – si ipotizzavano piccole quantità. Non mi risulta nessun sequestro a suo carico ma Putzu ma avevamo arrestao una persona che era in sua compagnia, Stefano Basile. Ci risultava che l’imputato avesse acquistato droga, trovata poi addosso a Basile». (k.s.)