La Nuova Sardegna

Olbia

Campo rom, bonifica da 6 milioni

di Serena Lullia

Il piano per rimuovere i rifiuti a Sa Corroncedda inserito nel bilancio. Previsti tagli alle spese

04 dicembre 2019
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OLBIA. Calcolatrice e forbicione per far quadrare i conti. In nome dell’ambiente. Il Comune prepara il bilancio di fine anno e inserisce la spesa per la bonifica della discarica di Sa Corroncedda. 5 milioni e 700mila euro. Il sindaco Settimo Nizzi la definisce una stima realistica. Una cifra enorme, di fronte alla quale i primi 200 mila euro stanziati con una variazione di bilancio sembrano spiccioli. E seppur di peso anche il milione stanziato dalla Regione con l’emendamento firmato dal consigliere Giuseppe Meloni non sembra sufficiente per impedire l’aumento della Tari.

Risparmio. «La variazione di bilancio da 200 mila euro serve per coprire le spese dei primissimi interventi – spiega il primo cittadino –. La messa in sicurezza del campo rom con il cancello, il servizio di vigilanza e la rimozione delle discariche sulla strada. Un lavoro importante della De Vizia che qualche incivile cerca di vanificare ributtando i rifiuti negli stessi punti». Nizzi ammette che la parola d’ordine per garantire le coperture del piano di bonifica dovrà essere risparmio. «Stiamo inserendo questi costi nel bilancio che andremo ad approvare tra qualche settimana – conferma Nizzi –. Ovviamente i soldi ci sono, ma è inevitabile che si dovranno fare risparmi su diversi capitoli di spesa».

Regione salvagente. Il Comune guarda con occhi languidi la Regione nella speranza che conceda un altro contributo. «Un ulteriore aiuto della Regione è fondamentale per evitare l’aumento spropositato della Tari».

Più controlli. Il sequestro dell’area di Sa Corroncedda ha fatto scattare maggiori controlli sul territorio. «Non solo della polizia locale, ma anche delle altre forze dell’ordine – aggiunge Nizzi –. Un deterrente importante a cui si aggiunge la mia ordinanza che prevede il sequestro dei mezzi che trasportano rifiuti in modo illegale».

Col senno di poi. «Bene i primi 200 mila euro per Sa Corroncedda – afferma il consigliere della Coalizione civica, Antonio Loriga –. Ricordo però che due anni fa, al momento del mio ritorno in Consiglio, sollevai il problema delle discariche abusive e denunciai lo stato in cui si trovava la città. Non fui ascoltato. Solo ora ci accorgiamo dell’emergenza. È però vero che l’aumento dei controlli e la chiusura di quell’area abbiano avuto un effetto positivo. Ogni mattina all’ecocentro ci sono le file di mezzi pieni di rifiuti. Parlo di tempi di attesa anche di un’ora. Sarebbe interessante che l’assessore all’Ambiente ci fornisse i dati dei conferimenti nell’ultimo mese. La verità la conosciamo bene. La gente prima chiamava il rom o l’amico di turno fregandosene di come venivano smaltiti i rifiuti. Se lo avessimo fatto prima oggi non ci saremmo trovati con milioni di euro da pagare. Secondo le nostre stime tra i 9 e i 13 milioni. Bene il primo contributo di un milione arrivato dalla Regione, ma bisogna chiedere altre risorse perché quell’area va bonificata e in tempi rapidi. In quei terreni passa un fiume che poi sfocia in mare».

Primo aiuto. «So bene che serviranno parecchi milioni di euro per la bonifica completa di Sa Corroncedda – commenta il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Meloni –. E che le risorse che la Regione ha stanziato sulla base dell’emendamento da me presentato sono insufficienti. Ma sono spendibili nel 2019 per affrontare i primi interventi di rimozione e conferimento in discarica. Nell’ultima seduta del Consiglio regionale sono stati stanziati fondi per le emergenze e quella di Olbia aveva i requisiti dell’urgenza. Sono anche consapevole che a pagare quel conto debbano essere i responsabili e non le casse pubbliche. Ma ora bisogna intervenire subito. Questi fondi vanno concepiti come un anticipo che dovrà essere poi ripagato da chi verrà individuato come responsabile».

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