La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, i redditi in consiglio comunale: Settimo Nizzi il più ricco

di Serena Lullia
Settimo Nizzi e Gianpiero Mura hanno i redditi più alti fra i componenti del consiglio comunale
Settimo Nizzi e Gianpiero Mura hanno i redditi più alti fra i componenti del consiglio comunale

Con 200mila euro il medico sindaco resta saldo in vetta. Il presidente Mura è il vice-Paperone dell’aula con 163mila

31 dicembre 2019
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OLBIA. È il re del Consiglio comunale. Non solo perché siede sulla poltrona da sindaco. Settimo Nizzi è il paperone dell’aula. Con i suoi 200mila euro di reddito lordo dichiarato, il medico con la fascia tricolore tatuata sul petto conserva il titolo di amministratore d’oro. Gli altri seguono di parecchie decine di migliaia di euro. A sorpresa subisce una impennata il portafoglio del presidente del Consiglio, l’ingegnere Gianpiero Mura. Lo scorso anno la sua dichiarazione dei redditi si era inchiodata agli 88mila euro. Quest’anno con 163mila euro è salito in vetta alla classifica.

Serra pole position. Supera tutti i colleghi di giunta e conquista la pole. L’assessore alla Pubblica istruzione, Sabrina Serra, con 69.697 euro è la più ricca dell’organo di governo. Dopo di lei il commercialista Marco Balata con 69.492 euro. Terza posizione per l’assessore all’Ambiente Gesuino Satta. La più povera in giunta è la funzionaria e assessore ai Servizi sociali Simonetta Lai con 42.641 euro. Poco più di 18mila euro il valore complessivo lordo delle indennità di assessore percepite da ogni componente della giunta nei primi sei mesi dell’anno.

Esonerata. Trovare le dichiarazioni dei redditi degli amministratori non è mai impresa facile nella sezione Amministrazione trasparente del sito. La legge impone ad assessori e consiglieri di rendere noto quanto guadagnano. O meglio quanto dichiarano. Per ogni esponente di maggioranza e opposizione, è indicato il reddito riferito all’anno precedente e le indennità percepite, suddivise in due semestri per l’anno in corso. Maddalena Multineddu, entrata in Consiglio comunale la scorsa estate dopo le dimissioni di Valerio Mellino, per quest’anno è stata esonerata dall’obbligo.

Consiglio a fasce. Il medico di base Efisio Dessanai, nel 2018 vicepaperone di Nizzi, deve accontentarsi della seconda posizione, superato di oltre 60mila euro dal presidente del Consiglio. Sul podio anche il geometra e consigliere di opposizione Vanni Sanna, con 87.731 euro lordi dichiarati. Poco sotto di lui il capogruppo della Coalizione civica e democratica, il commercialista Rino Piccinnu con 85.041 euro. Nella fascia tra i 50 e i 65mila euro sono in quattro: l’avvocato Mario Altana con 65.952 euro; il dirigente Geasar Antonio Loriga con 55.860 euro; l’avvocato Pietro Carzedda con 53.425 euro e Patrizia Desole con 49.819 euro. Sei i consiglieri nella fascia tra i 30 e i 40 mila euro con Paolo Oliva che apre la forbice con 31.144 euro e il vigile del fuoco in pensione, Valerio Spano che la chiude con oltre 40mila. Quattro consiglieri stanno nella fascia di reddito sotto i 20mila euro. Con il commerciante Roberto Derosas che apre la fascia e Giulia Derosas che la chiude con oltre 15 mila euro.

Poveri consiglieri. In coda alla classifica dei portafogli del Consiglio c’è Alessandro Altana con 5796 euro. Il giovane presidente della commissione Bilancio prende il posto occupato nel 2018 dalla consigliera di opposizione Ivana Russu, che quest’anno si colloca invece nella fascia di reddito tra i 10 e i 20 mila euro. Più giù di Altana, ma solo sulla carta, Davide Bacciu con dichiarati poco meno di 2mila euro legati ai gettoni di presenza. Difficile risalire in modo preciso ai guadagni legati all’attività di avvocato perché il documento presentato rinvia a quelli chiamati fino al 2018 studi di settore.

Gettoni pesanti. Per ogni seduta di Consiglio e di commissione i consiglieri ricevono un gettone di presenza. Ed ecco gli stacanovisti dell’aula che vedono tradotti in cash la loro dedizione alla cosa pubblica. Roberto Derosas, per il primo semestre 2019 ha messo insieme gettoni di presenza per 1353 euro e il presidente della commissione Ambiente, Valerio Spano si è fermato a 1217 euro.
 

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