La Nuova Sardegna

Olbia

Nel nuovo porto di Palau traghetti a rischio col vento

di Walkiria Baldinelli
Nel nuovo porto di Palau traghetti a rischio col vento

La Delcomar lancia l’allarme e chiede un intervento di Regione e Capitaneria Atzeni: «Senza i moli protetti impossibile l’attracco in particolari condizioni»

07 gennaio 2020
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PALAU. La rivisitazione del porto commerciale rischia di non far attraccare i traghetti nelle giornate di forte vento. L’allarme arriva dalla compagnia di navigazione Delcomar, critica sullo spostamento delle attuali rampe di sbarco nel solo corridoio centrale dell’area portuale. La proposta di concentrare nella testa del molo (nel settore numero due) gli attracchi dei traghetti che ogni giorno fanno la spola tra Palau e La Maddalena è dell’amministrazione Manna. Rientra tra le linee guida del più ampio progetto comunale di riqualificazione dell’area portuale, che prevede uno sviluppo turistico anche in questa zona: le attuali due banchine riservate alle compagnie di navigazione diventerebbero ormeggi per i diportisti. «L’esposizione dello scalo ai venti dominanti – spiega il responsabile amministrativo Delcomar, Gianfranco Atzeni –, oggi attenuata esclusivamente dalla disponibilità dei moli protetti, cioè i numeri uno e tre, renderebbe impraticabili le operazioni di ormeggio e disormeggio in sicurezza dei traghetti. Ogni volta, in condizioni meteo avverse, quindi per buona parte del periodo autunnale e invernale, il servizio andrebbe sospeso».

La Delcomar già con una lettera ha motivato i suoi timori alla Regione. «Non ci ha risposto nessuno, oggi ribadiamo le preoccupazioni espresse al presidente della Regione, Christian Solinas, all’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde e alla direzione generale dei trasporti – afferma Atzeni –. Chiediamo che vengano valutate le azioni per garantire la mobilità e per tutelare, anche in futuro, il fondamentale servizio di collegamento con l’isola minore. Le nostre perplessità sono state espresse anche durante gli incontri tecnici alla capitaneria. Il nostro personale qualificato, cioè i comandanti delle navi in servizio, hanno circostanziato le difficoltà».

Dalla Delcomar spiegano che a far scattare il primo campanello d’allarme era stato l’annuncio della locale autorità marittima sulle verifiche tecnico operative a ottobre. Tra le quali il carotaggio dei fondali davanti ai due moli usati per le operazioni di imbarco e sbarco, propedeutiche, ci sarebbero lavori di modifica dell’area. «Nel progetto comunale di riqualificazione del porto è previsto un allungamento di 50 metri della banchina del settore numero due sulla quale dovrebbero ormeggiare i traghetti – sottolinea Atzeni –. E avere così una darsena turistica da una parte all’altra. Ma così facendo la zona operativa si esporrebbe a tutti i venti. Se, ad esempio, come è successo una quindicina di giorni fa, soffiassero per tre giorni consecutivi venti di 70 nodi, circa 130 chilometri orari, saremmo costretti a uno stop forzato delle corse. Causando disagi non solo sul fronte dei trasporti». Palau è la porta d’ingresso e di uscita per l’isola dirimpettaia. «E in condizioni meteo avverse, come è successo più volte, il traghetto è l’unico mezzo che consente, ad esempio, anche di trasportare malati. In volo, con venti superiori ai 50 nodi, non si può alzare nemmeno l’elisoccorso. Inoltre – conclude Atzeni –, ci sarebbero disagi sul fronte degli approvvigionamenti. Abbiamo segnalato il problema oltre che alla Regione anche al sindaco Montella. Aspettiamo risposte».

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