La Nuova Sardegna

Olbia

Dall’incidente al basket la nuova vita di Andrej

di Walkiria Baldinelli
Dall’incidente al basket la nuova vita di Andrej

Grazie alla pallacanestro in carrozzina il 18enne di Palau ha ritrovato il sorriso Domani al palazzetto gli studenti di ragioneria “sfidano” la Gsd di Porto Torres

14 gennaio 2020
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PALAU. Lo sport come medicina di speranza e rinascita. Così è stato per Andrej Eugen Peptine, 18enne che grazie alla pallacanestro ha ritrovato il sorriso dopo essere rimasto paralizzato a seguito di un tuffo maldestro. Andrej è studente del corso di ragioneria dell’istituto palaese “Falcone e Borsellino”. Dalla sua esperienza, condivisa con la scuola, parte un messaggio forte di inclusione sociale e speranza. Domani mattina, al palazzetto comunale, gli studenti si cimenteranno in una gara di basket in carrozzina con una rappresentativa della squadra giovanile Gsd di Porto Torres, che partecipa al campionato nazionale e nella quale milita Andrej. La scuola e il basket hanno segnato una rinascita per il giovane. Dopo l’incidente ha imparato a convivere con la sua nuova condizione. Andrej racconta come l'approccio con il mondo dello sport sia avvenuto in modo casuale, durante un camp estivo in cui ha avuto la possibilità di confrontarsi con l'allenatore della squadra giovanile che affianca il sestetto maggiore di Porto Torres iscritto alla serie A. «Da questo incontro è nato un percorso che ha visto la formazione della squadra e la possibilità di intraprendere un arricchimento personale – dice Andrej –. Attraverso il rapporto con lo sport ho potuto confrontarmi meglio con il gruppo e soprattutto con me stesso, acquisendo maggiore consapevolezza di me e delle mie potenzialità. È stato cioè un forte momento di crescita personale e di ricerca interiore». L’evento sul parquet del palazzetto comunale dello sport è stato promosso dall’istituto superiore palaese «con l’intento di sensibilizzare e sviluppare una politica inclusiva della scuola – spiega il dirigente Stefano Palmas –. È un modo per riflettere sulle disabilità, un’opportunità soprattutto per gli studenti di capire che non rappresentano un ostacolo. Stare seduti su una carrozzina non pone limiti a realizzare percorsi e desideri». In sostanza, è un modo per abbattere i pregiudizi e mostrare che la forza di volontà, insieme al mondo sportivo e scolastico riescono anche a coronare sogni. «L’idea di realizzare l'evento è nata durante una lezione di educazione fisica – racconta l’educatrice Cristiana Carrusci, impegnata nell’iniziativa insieme al dirigente scolastico e ai docenti Francesca Alvisa e Raffaele Scaldarella –. Il presidente della Gsd, Bruno Falchi, non si è fatto ripetere l’invito. L’incontro di domani non ha solo il sapore della sana competizione, si realizza un sogno collettivo. La società di Porto Torres è un grande punto di riferimento per Andrej. È l’unica, inoltre, a possedere un mezzo idoneo al trasferimento degli atleti in carrozzina, lo vengono a prendere e lo riportano ogni volta a Palau».

Nei comuni costieri della Gallura ci sono molte polisportive, che magari potrebbero accendere ulteriori riflettori su questa disciplina, dotandosi di almeno un altro mezzo di trasporto idoneo darebbero un ulteriore impulso a questo progetto collettivo di inclusione sociale.

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