La Nuova Sardegna

Olbia

Salvato cucciolo di muflone era stato aggredito dai cani

di Angelo Mavuli
Salvato cucciolo di muflone era stato aggredito dai cani

Aveva perso la madre ed è stato attaccato: curato e liberato dalla forestale trascorrerà un periodo in un recinto, poi verrà lasciato andare definitivamente

14 febbraio 2020
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TEMPIO. Il corpo forestale e di vigilanza ambientale di Tempio, comandato da qualche settimana dal nuovo direttore Giannicola Zuccarelli, ha provveduto ieri, dopo averlo curato, a liberare un giovane esemplare maschio di muflone che, avendo perso la madre nei monti di Seneghe era stato attaccato da alcuni cani randagi: durante la lotta aveva riportato diverse profonde lacerazioni sulla groppa e agli arti posteriori e da qualche giorno si trovava in stato di shock e con acidosi metabolica.

Poiché nell’ambito delle attività del corpo forestale e di vigilanza ambientale rientra anche quella della tutela della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato e bene ambientale della Regione Sardegna, qualche giorno fa si è deciso di andare in suo soccorso. Recuperato dagli uomini della stagione di Seneghe, il giovane muflone è stato sottoposto alle cure presso il Centro di Recupero di Fauna Selvatica della Provincia di Oristano. Dopo gli opportuni interventi e le medicazioni, ieri mattina il giovane esemplare è stato restituito al suo habitat naturale nel complesso forestale di Curradureddu gestito dall’Agenzia Forestas ai piedi del Limbara, ove verrà momentaneamente custodito in quarantena in un recinto, prima di essere definitivamente lasciato andare. Il giovane muflone, potrà cosi unirsi agli altri numerosi esemplari presenti nel complesso del Monte Limbara, contribuendo alla mescolanza e alla variabilità genetica della specie nella progenie futura.

Quattro anni fa, esattamente, il 25 maggio del 2016, grazie ad un progetto dell’Agenzia Forestas di Tempio e alla caparbietà di Roberto Serra, medico veterinario dell’Agenzia stessa e responsabile degli aspetti veterinari e della gestione della fauna selvatica per il Servizio Territoriale di Tempio, erano stati reintrodotti, in piena libertà, su una superfice di 3.300 ettari sul Monte Limbara, 12 mufloni. Specie assente sulla montagna gallurese da circa 60 anni. Oggi quella colonia già ampliatasi naturalmente, vive e scorrazza libera, sulla montagna dove, se si è fortunati, è anche possibile vederli e ammirarli e dove, una volta rimesso in salute, vagabonderà anche il nuovo arrivato. Che in tanti, a Tempio, vorrebbero fosse chiamato “Carrasciali” in ricordo del suo salvataggio.

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