La Nuova Sardegna

Olbia

Presentate 700 richieste per i voucher della spesa

di Serena Lullia
Presentate 700 richieste per i voucher della spesa

Uffici comunali e associazioni presi d’assalto dalle richieste di aiuto dei cittadini I buoni sono nominali, il sindaco Nizzi: «Nessun mercimonio, tutto è trasparente»

05 aprile 2020
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OLBIA. In 700 hanno già teso la mano verso il Comune. Gli uffici dei Servizi sociali e le associazioni di volontariato sono stati travolti dalle richieste di aiuto. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Settimo Nizzi ha deciso di anticipare dalle sue casse i 400mila euro promessi dal Governo per sostenere le famiglie. E di stanziarne altri 250mila. Sono destinati a diventare voucher per la spesa o verranno utilizzati per pagare l’affitto, le bollette, acquistare farmaci. Quattrocento domande sono state presentate agli uffici comunali. Altre 300 direttamente alle associazioni.

Terzo settore in campo. Il Comune ha sottoscritto una convenzione con sette associazioni. «Sono le associazioni che da sempre operano a servizio delle famiglie bisognose e nei confronti delle quali abbiamo massima fiducia – spiega il sindaco Nizzi –. Si confronteranno quotidianamente con i nostri Servizi sociali e ogni azione sarà fatta nella massima trasparenza. Sia che si tratti di cessione di denaro per pagare gli affitti, le bollette o le medicine, sia che si tratti di voucher per la spesa che saranno nominali».

Il sindaco Settimo Nizzi insiste sulla trasparenza. «Nessun altro, a eccezione delle associazioni e dei Servizi sociali, avrà voucher da distribuire – chiarisce –. Non ci sarà alcun utilizzo personalistico di questo fondamentale strumento di aiuto ai nostri concittadini in difficoltà».

La verifica. Le domande sono una autocertificazione. I cittadini, compilandole, si assumono la responsabilità di dichiarare il vero. Quindi il motivo per cui hanno bisogno di aiuto: perdita del lavoro, chiusura dell’azienda, riduzione dello stipendio. Gli uffici comunali verificano le dichiarazioni e incrociano i dati proprio per evitare l’assegnazione delle risorse a chi non ne ha diritto.

Le quote massime. Il Comune ha stabilito dei criteri molto stringenti per l’assegnazione di denaro e voucher in questo momento di emergenza. Soldi che potranno essere sufficienti per affrontare l’immediata condizione di difficoltà. Ma che a maggio si ripresenteranno in maniera molto più grave.

Il totale massimo erogato è di 700 euro persona. In pratica se si chiede aiuto per pagare l’affitto, le bollette e si prendono anche i voucher, la somma degli interventi non potrà superare 700 euro. I voucher per la spesa sono distribuiti in base al numero delle persone che compongono il nucleo familiare: 150 euro in caso di un componente, 100 euro dal secondo in poi e 50 euro per ogni bambino.



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