La Nuova Sardegna

Olbia

La cantina Tani battezza il rosè Vilù

di Giuseppe Mattioli
La cantina Tani battezza il rosè Vilù

Monti, prosegue il momento magico per l’azienda che è stata anche premiata un anno fa al Vinitaly

15 luglio 2020
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MONTI. Momento magico per la cantina Tani. L’azienda montina lancia sul mercato un nuovo vino “Vilù” – un cannonau rosè Doc, con il logo “Qualità sostenibile” certificato e garantito dal “Sistema qualità nazionale produzione integrata” – e si conferma al Vinitaly dove ottiene un lusinghiero successo con due vini. Inoltre, l’azienda della famiglia Tani (nella foto Tonino Tani è il terzo da sinistra, con le figlie Roberta e Angelica. La foto è uscita per errore sul web a corredo di un'arresto per droga e ci scusiamo con la famiglia Tani per lo spiacevole disguido) amplia gli impianti viticoli e apporta miglioramenti in cantina.

Il nuovissimo Vilù va ad arricchire la gamma di produzione dell’azienda. Si tratta di un vino di “color tenue al cerasuolo, dal bouquet intenso e delicato con sentori fruttati di fragole e more”. Al gusto si presenta “pieno ed equilibrato, fresco e sapido con finale lungo” che già lancio sta riscuotendo notevole successo. Fa da apripista all’intera produzione che d’ora in avanti avrà il bollino della qualità sostenibile. Un salto di qualità che proietta la cantina Tani nel panorama del “Sistema di qualità nazionale produzione integrata”, coniugando qualità e ambiente. Percorso che comporta severi controlli sia nei vigneti che durante la lavorazione del vino in cantina, ma che comunque ripaga sforzi e investimenti.

Il lancio del cannonau rosè è avvenuto in contemporanea con l’exploit al “Vinitaly international wine guide” a Verona, dove la giuria del concorso “5Star wines” ha assegnato un ottimo 92/100 al “Donosu”, annata 2018, cannonau di Sardegna doc, che si colloca fra i migliori d’Italia. Inoltre, ha premiato, nel difficile e competitivo settore biologico, al “Wine without walls”, il vermentino di Gallura docg superiore (vino biologico) “Taerra”, annata 2019, con l’ottimo punteggio di 90/100.

Un’accoppiata vincente che conferma le qualità dei vini della cantina Tani, reduce dal trionfo dello scorso anno quando, sempre al Vinitaly, il “Serranu” Isola dei nuraghi igt, annata 2015, fu giudicato il migliore vino rosso d’Italia. Quest’ultima prestigiosa affermazione, per il patron Tonino Tani e le figlie Roberta e Angelica, con le quali gestisce l’azienda, (vigneti, cantina e agriturismo nelle campagne intorno a Monti), è motivo d’orgoglio e uno sprone per fare sempre più e meglio. L’ennesimo riscontro della vocazione vitivinicola della Gallura e la riprova che Monti resta la capitale incontrastata del vermentino nelle sue espressioni migliori.
 

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