Coronavirus, la Assl: «Tanti cittadini mentono sui contatti avuti»
Il responsabile del servizio Igiene pubblica: "Molti non dicono la verità sulle persone con cui sono entrati in contatto o forniscono numeri di telefono sbagliati"
OLBIA. Fiorenzo Delogu, responsabile del Servizio di Igiene Pubblica del nord Sardegna (nella foto), ha cercato di spiegare ai sindaci le difficoltà di una comunicazione costante e immediata. «La prima è legata a un organico carente. In Gallura, all’Ufficio di igiene, ci sono in tutto dieci medici e 15 infermieri. Tra luglio e settembre si sono registrati 350 positivi e 800 sorveglianze: numeri che confermano il problema enorme che dobbiamo affrontare e per risolvere il quale ci stiamo muovendo. A questo si aggiungano le centinaia di situazioni in cui le persone positive mentono sui contatti o quelle che forniscono numeri di telefono che risultano poi inesistenti. Senza dimenticare gli intoppi che non dipendono da nessuno: il temporale dei giorni scorsi ha creato grosse difficoltà all’istituto zooprofilattico di Sassari e tutti gli ultimi tamponi arrivati da Olbia non sono stati processati».
Rispondendo a precise domande di alcuni sindaci, Delogu ha parlato anche di test sierologici. «Quando si scopre, attraverso il test sierologico, che l’organismo è venuto a contatto con il virus in passato, si fa il tampone. Se il risultato è negativo, risulta comunque difficilissimo fare un’indagine perché è impossibile tracciare tutti i contatti».
Per quanto riguarda invece le saponette pungidito, Delogu ha sottolineato «che non c’è quasi mai correlazione tra quello che è il risultato del tampone e il risultato della saponetta».