La Nuova Sardegna

Olbia

Covid, l’opposizione chiede i dati dei positivi

Covid, l’opposizione chiede i dati dei positivi

Nuova Arzachena sollecita il sindaco a rendere noti i numeri e ad attivare i test sierologici nelle scuole

18 settembre 2020
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ARZACHENA. Emergenza sanitaria, la minoranza chiede quante persone siano realmente contagiate e quante in quarantena. «Gli ultimi dati – dice il consigliere Alessandro Malu -, risalgono alla comunicazione di qualche settimana fa del sindaco Roberto Ragnedda: 123 casi nel territorio, di cui un esiguo numero di concittadini. È difficile non preoccuparsi soprattutto quando si passa da zero a 123 casi in poche settimane, non si capisce quanto esiguo sia il numero degli arzachenesi risultati positivi». Il gruppo Nuova Arzachena sottolinea le ben note difficoltà nel reperire informazioni ufficiali dalla Ats. «Questa – prosegue Malu -, non è responsabilità del sindaco, però, è anche vero che l’amministrazione ha i dati dei positivi e di quanti sono in quarantena obbligatoria. Numeri che però non vengono resi pubblici, anche solo al fine di rendere consapevole la comunità di ciò che sta accadendo, soprattutto a pochi giorni dalla riapertura delle scuole». L’opposizione suggerisce di avviare iniziative già intraprese da altre realtà locali, come il servizio di monitoraggio su base volontaria per chi sta per tornare sui banchi di scuola. «Ad esempio – dice Malu -, si potrebbe attivare uno screening, come hanno fatto i comuni di San Teodoro e Budoni che, con una delibera di giunta, hanno approvato test sierologici per alunni e docenti. Sono misure importanti che possono essere ripetute nei prossimi mesi. Il Comune ha sufficienti disponibilità finanziarie». Nuova Arzachena non polemizza, vuole essere propositiva e costruttiva. «Come avevamo fatto a maggio – afferma Dorotea Fiori -, chiedendo la costituzione di una commissione comunale speciale per analizzare la situazione, cercare proposte e soluzioni concrete a sostegno di famiglie e imprese, incluse le variazioni di bilancio e per definire le attività di monitoraggio del territorio nella fase 2. A tutela della salute pubblica si chiede dunque alla maggioranza di attivare i servizi di monitoraggio su base volontaria, sono un’importante opportunità di prevenzione e di ricerca sul territorio al fine di tutelare gli studenti, rassicurare le loro famiglie attraverso tutti gli strumenti economici e organizzativi necessari, compresi gli interventi di edilizia scolastica per garantire spazi idonei». La minoranza è anche portavoce di molti genitori preoccupati per la mancata riapertura delle elementari di Cannigione a causa di problemi strutturali. «Un problema – conclude Fiori -, che l’amministrazione avrebbe dovuto già risolvere. Deve comunicare con tempestività eventuali “cambi di programma”. Le famiglie vanno informate». (w.b.)

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