La Nuova Sardegna

Olbia

Villa Nizzi, custode è l’ufficio tecnico

Villa Nizzi, custode è l’ufficio tecnico

Golfo Aranci, il giudice ha disposto una nuova nomina revocando il sindaco

21 novembre 2020
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GOLFO ARANCI. Spunta un nuovo problema per il sindaco Settimo Nizzi e la villa di Golfo Aranci finita sotto sequestro per presunti abusi edilizi. E la vicenda giudiziaria cominciata un anno fa, combattuta a colpi di ricorsi, sequestri e dissequestri, si complica ulteriormente. Il gip del tribunale di Tempio Caterina Interlandi, su richiesta del procuratore Gregorio Capasso, ha nominato un nuovo custode della villa revocando il precedente custode. Ovvero Settimo Nizzi. Il nuovo provvedimento del gip è scattato in quanto il sindaco non risulta residente a Golfo Aranci ma ad Olbia. Anche se di fatto lui in quella casa ci vive insieme alla sua famiglia. Al suo posto, il tribunale ha nominato custode il responsabile dell’ufficio urbanistica del comune di Golfo Aranci. Quindi, dovrà essere lui e non più Nizzi a sorvegliare sull’immobile. «Impugneremo il provvedimento al tribunale del Riesame», spiegano i difensori del primo cittadino, gli avvocati Sergio Deiana e Leonardo Salvemini. Ricorso che mira alla tutela della famiglia, e soprattutto dei minori, che abitano nella villa di Terrata.

Non è che l’ennesimo capitolo della complessa vicenda che coinvolge il primo cittadino di Olbia. Recentemente i difensori hanno depositato ricorso in Cassazione contro la decisione del Riesame di mantenere i sigilli sull’intera abitazione, così come era stato sollecitato dal procuratore Gregorio Capasso. Per i giudici del Riesame, i lavori per la costruzione della villa sarebbero cominciati con la concessione edilizia scaduta. Quella che per la difesa era un’attività di accantieramento, per la Procura di Tempio a cui Cassazione e Riesame hanno dato ragione, era invece un mero sbancamento. I lavori sarebbero insomma cominciati col permesso già scaduto. Le difese hanno impugnato il provvedimento del Riesame in Cassazione, ribadendo la legittimità della costruzione.

«Nizzi aveva un ulteriore permesso a costruire che non è stato preso in considerazione dal Riesame», dicono i difensori.

Si attende ora la decisione. E nel frattempo si impugna il provvedimento del gip sulla nuova nomina del custode. (t.s.)

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