Incastrati dalle telecamere i ladri nei bar della movida
La polizia ha denunciato 3 giovani: sarebbero gli autori dei furti all’Art academy Due di loro, poco più che ventenni, avevano già “ripulito” un altro locale in centro
2 MINUTI DI LETTURA
OLBIA. Ladri seriali, irriducibili, nonostante la giovane età. E nel mirino sempre i locali della movida olbiese, nel cuore del centro storico. Soprattutto uno, l’Art academy di via delle Terme, popolarissimo bar-ristorante di tendenza molto frequentato dai giovani della città e di mezza Gallura. Dopo l’ennesimo furto il titolare del locale, esasperato, nei giorni scorsi ha presentato denuncia al commissariato di polizia. Grazie al sistema di video sorveglianza, le indagini hanno portato rapidamente all’identificazione dei responsabili dei furti: si tratta di tre ragazzi olbiesi di età compresa tra i 21 e i 23 anni. Tutti sono stati denunciati a piede libero con l’accusa di furto aggravato.
Per la polizia i tre presunti ladri non sarebbero nuovi a simili imprese. Due di loro, infatti, alcune settimane fa erano stati già denunciati per furti commessi in un altro bar di Olbia. Insomma, ladri seriali specializzati in bar e ristoranti della movida.
Sempre gli agenti di polizia, nel corso delle indagini, hanno accertato che i ladri in più riprese, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, si sarebbero introdotti furtivamente all’interno dell’Art academy, approfittando delle ore notturne e del coprifuoco imposto dall’emergenza sanitaria. Complessivamente il bottino è di numerose bottiglie di vino e super alcolici di ottima marca, oltre naturalmente il denaro contante che si trovava nella cassa, circa un migliaio di euro.
Determinanti per la svolta nelle indagini sono stati ancora una volta i filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze. Grazie a quei filmati gli investigatori della sezione volanti del commissariato di Olbia, coordinato dal vice questore Fabio Scanu, hanno potuto identificare (“senza ombra di dubbio”, dicono gli stessi agenti) i tre ladri. Tutti peraltro già ben noti al commissariato di polizia che teneva già “sotto osservazione” due dei tre giovan che soltanto poche settimane prima erano stati denunciati, sempre per furto, in un altro bar del centro. È l’ennesima riprova dell’efficacia del sistema di video sorveglianza sul fronte della sicurezza in città, sia per semplificare e velocizzare le indagini delle forze dell’ordine, sia come efficace azione preventiva per evitare che edifici pubblici, locali privati, strade, piazze o addirittura interi quartieri (ad esempio, il centro storico) diventino zona franca a uso e consumo della piccola delinquenza. (m.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Per la polizia i tre presunti ladri non sarebbero nuovi a simili imprese. Due di loro, infatti, alcune settimane fa erano stati già denunciati per furti commessi in un altro bar di Olbia. Insomma, ladri seriali specializzati in bar e ristoranti della movida.
Sempre gli agenti di polizia, nel corso delle indagini, hanno accertato che i ladri in più riprese, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, si sarebbero introdotti furtivamente all’interno dell’Art academy, approfittando delle ore notturne e del coprifuoco imposto dall’emergenza sanitaria. Complessivamente il bottino è di numerose bottiglie di vino e super alcolici di ottima marca, oltre naturalmente il denaro contante che si trovava nella cassa, circa un migliaio di euro.
Determinanti per la svolta nelle indagini sono stati ancora una volta i filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze. Grazie a quei filmati gli investigatori della sezione volanti del commissariato di Olbia, coordinato dal vice questore Fabio Scanu, hanno potuto identificare (“senza ombra di dubbio”, dicono gli stessi agenti) i tre ladri. Tutti peraltro già ben noti al commissariato di polizia che teneva già “sotto osservazione” due dei tre giovan che soltanto poche settimane prima erano stati denunciati, sempre per furto, in un altro bar del centro. È l’ennesima riprova dell’efficacia del sistema di video sorveglianza sul fronte della sicurezza in città, sia per semplificare e velocizzare le indagini delle forze dell’ordine, sia come efficace azione preventiva per evitare che edifici pubblici, locali privati, strade, piazze o addirittura interi quartieri (ad esempio, il centro storico) diventino zona franca a uso e consumo della piccola delinquenza. (m.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.