La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi canta all’aperitivo ed è polemica

di Serena Lullia
Nizzi canta all’aperitivo ed è polemica

Il video del sindaco al bar tra persone che ballano senza mascherina fa discutere. Lui risponde: «Nessuna norma violata»

27 dicembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Il video è già virale. Una manciata di secondi, 30 per la precisione, che accendono di polemica le bacheche Facebook vestite di Natale e messaggi di pace e amore. Le immagini sono del 23 dicembre, bar Bellavista, sul lungomare della movida, poco dopo le 17,30. Un cellulare ficcanaso riprende il sindaco Settimo Nizzi che canta e balla sulle note di Albachiara a tutto volume. Intorno al primo cittadino ragazze in piedi che ballano e cantano senza mascherina. La telecamera fa una rapida panoramica sui clienti, riprende un gruppo di giovanissime abbracciate, alcune senza mascherine, e poi stringe di nuovo sul sindaco che si gode il grande classico di Vasco Rossi davanti alla consolle. Basta quel mezzo minuto rubato per infiammare la rete. Tra chi difende il sindaco «che comunque ha la mascherina e si sta divertendo» e chi ricorda invece che «un sindaco dovrebbe dare il buon esempio e certi comportamenti violano le norme anti-contagio». Ma Nizzi si autoassolve e senza filtri racconta la sua versione dei fatti. «Erano le 17,30/17, 45 – spiega il sindaco –. Stavo uscendo dal Comune e mi sono avvicinato a salutare i ragazzi del Bellavista. Ho salutato i vigili che erano lì davanti e mi hanno detto che era tutto a posto nonostante ci fosse un po’ di gente. Sono entrato dentro per fare gli auguri. Mentre uscivo c’era questa bellissima canzone di Vasco Rossi e siccome mi piace, io dall’altra parte della consolle, ho sollevato il volume e l’ho cantata anche se non sono molto intonato. Poi ho abbassato il volume, tutti i ragazzi hanno continuato a cantare mentre io con i gesti tenevo il ritmo». Il sindaco dice di non aver visto situazioni contrarie alle norme anti-contagio. «Non mi sono accorto che ci fossero persone in piedi o che bevevano dalla bottiglia – aggiunge –. Io dico sempre la verità. Ho però visto che alcune persone, come la consigliera del M5s, Teresa Piccinnu, hanno fatto dei post un po’ sopra le righe. Io rispondo con molta serenità. Prima di tutto non devo vergognarmi di niente perché il fatto è durato meno di due minuti, neanche tutta la canzone. Il brano era già iniziato quando ho tirato su il volume. L’abbiamo cantata quel minuto e mezzo, poi ho abbassato e sono andato via. In una situazione di quel tipo, in cui tutti erano al bar e mancava un quarto d’ora alla chiusura delle 18, nel mio cuore e nella mia mente penso di non aver fatto nulla contro la legge o che possa aver istigato comportamenti negativi». E a chi lo accusa di non essere stato un buon esempio per i giovani, assembrati e senza mascherina, replica. «Io che devo rispettare e far rispettare la legge non ho fatto nulla contro quelle norme di comportamento che da sempre rispetto, ho chiesto ai cittadini di rispettare e che hanno rispettato – sottolinea Nizzi –. Sono state infatti pochissime le contravvenzioni negli esercizi pubblici. I giovani si sono comportati benissimo. Quindi quel minuto e mezzo lo reputo una cosa fatta con il cuore. Ho solo dato gli auguri ai ragazzi che erano lì. Ripeto: non erano le 18. Si poteva stare al bar. Non stavo bevendo e indossavo la mascherina. Non ho nulla da rimproverarmi. Non sono certo stato al bar tutta la sera a fare baldoria. Quello era solo il modo di farci agli auguri prima di stare 20 giorni chiusi». E al post su Fb della consigliera Piccinnu in cui, pubblicando il video “incriminato” commentava. “Questo Natale abbiamo la possibilità di riflettere veramente sulle cose importanti provando a ragionare sull'etica del lavoro come spunto per ripartire. E ...niente, mi arrendo. Dall'etica all’etilico il passo è breve”. Nizzi risponde. «Se altri avessero avuto la mia etica, politicamente parlando, saremmo stati in un paese migliore».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative