La Nuova Sardegna

Olbia

La corsa più difficile di zio Mario Ruiu

di Paolo Ardovino
La corsa più difficile di zio Mario Ruiu

Il runner 75enne ricoverato dopo una caduta in allenamento sulla scalinata di San Paolo. Tanti messaggi di affetto e auguri

29 dicembre 2020
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OLBIA. Sono giorni difficili per zio Mario Ruiu, e giorni in cui tutti hanno voluto inviargli messaggi di affetto e auguri. Lui, 75 anni, è volto assai conosciuto in città in particolare per la sua attività sportiva.

Da diversi anni partecipa a maratone ed eventi benefici a Olbia e non solo. Le conseguenze di una caduta di pochi giorni fa, però, si sono rivelate più gravi del previsto e le condizioni di salute di Mario sono sensibili, è ricoverato a Sassari.

Durante un allenamento. Il fatto è capitato una decina di giorni fa, prima di Natale. Erano circa le 6.30 del mattino quando zio Mario Ruiu, insieme ad altri del gruppo "Carlo's runners", stava svolgendo il consueto allenamento per le vie del centro. Giunti alla chiesa di San Paolo, l’ex finanziere, originario di Orosei ma da molti anni a Olbia, era impegnato in esercizi di potenziamento sulla scalinata della chiesa. Lì c’è stata la caduta, forse per un inciampo, l’urto contro un’automobile che era lì in sosta e la perdita dei sensi. Il primo soccorso è arrivato da uno degli altri corridori, il medico Antonio Pintus, poi è intervenuta l’ambulanza. Successivamente, Mario Ruiu è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Sassari. Dopo il primo intervento, gli arti superiori hanno ripreso le loro funzionalità, la situazione della parte inferiore del corpo appare invece più complicata.

La passione per le corse. Un passato da finanziere, una moglie, Lucia, e due figli, Alessio e Marco. Da sempre impegnato nell’attività sportiva. Mario Ruiu è atleta della Pao oltre che del team “Carlo’s runners”, capitanato dal coach Carlo Marcetti. La passione per le corse era forte già dalla prima gioventù, in maratona detiene un tempo di circa 3 ore e 13 minuti, notevole per un amatore. Nel 2017 ha partecipato alla maratona di New York, «come ogni maratoneta, ambiva tanto a parteciparvi ed è stato un sogno coronato», fanno sapere i suoi compagni di squadra, che hanno corso con lui anche l’anno successivo a Parigi. Tutti hanno capito la gravità della situazione e nelle ultime ore gli hanno fatto recapitare un lungo videomessaggio dove ognuno lo saluta e gli fa gli auguri di pronta guarigione. «Ti aspetto per un’altra passeggiata delle nostre», gli dice Marcetti. «È davvero stimato da tutte le persone che lo conoscono e non è una frase di circostanza – un altro runner del team, l’imprenditore Gavino Murrighile –, è il leader morale del nostro gruppo». Di cui fa parte anche l’ex comandante dei vigili urbani di Olbia, Gianni Serra.

Proprio lo scorso luglio i compagni e le compagne di corse avevano regalato a zio Mario una targa-ricordo nominandolo “senatore” dei Carlo’s runner. La speranza è che possa rimettersi in tempi non troppo lunghi.

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