Nessun falso negli atti: assolto Fiordalisi
di Tiziana Simula
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Domenico FiordalisiL’ex procuratore di Tempio era accusato di aver aggiunto delle scritte su fascicoli d’inchiesta. Per il gup il fatto non sussiste
28 gennaio 2021
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TEMPIO. L’ex procuratore di Tempio Domenico Fiordalisi non ha commesso nessun falso nei fascicoli d’inchiesta, né minacciato due dipendenti della Procura. Il magistrato calabrese – attualmente consigliere in Corte di Cassazione – è stato assolto con la formula più ampia da tutte le contestazioni. La sentenza è arrivata nella tarda mattinata di ieri al termine di tre ore di camera di consiglio: il gup Marco Contu, davanti a cui si celebrava il processo con rito abbreviato, lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”. Anche il pubblico ministero, il procuratore Gregorio Capasso, aveva chiesto l’assoluzione. Fiordalisi era accusato dalla Procura di Tempio, la stessa che aveva guidato per quattro anni, fino al settembre 2017, di aver riempito delle date lasciate in bianco in diversi fascicoli d’indagine. I presunti falsi, secondo le accuse, sarebbero stati commessi quando il magistrato aveva già lasciato la procura gallurese ed era ritornato negli uffici tempiesi per vedere degli atti e fornire al Consiglio superiore della magistratura i chiarimenti richiesti in merito alla mancata iscrizione di numerose notizie di reato. Ma la difesa affidata agli avvocati Luca Montella e Anton Emilio Krogh ha smontato l’impianto accusatorio sostenendo che da tutti gli atti raccolti emergeva che non era stato commesso nessun illecito, né per i presunti falsi, né per l’accusa di minacce, smentite dalle stesse testimonianze in atti. Dall’esame dei Ris era inoltre emerso che la penna sequestrata con cui il magistrato avrebbe falsificato i fascicoli, non era stata mai utilizzata da Fiordalisi.
Il gup ha condiviso la tesi difensiva e le argomentazioni del pubblico ministero che già a suo tempo aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta.
«Abbiamo creduto sin dall’inizio nell’ assoluta inesistenza delle contestazioni mosse a Fiordalisi e nella sua totale estraneità a qualsiasi ipotesi di reato. Questa ferma convinzione ha portato alla scelta consapevole del rito abbreviato e la sentenza di assoluzione chiude finalmente una vicenda lunga e dolorosa per un magistrato che ha sempre assolto alle sue funzioni con grande scrupolo e dedizione», commenta l’avvocato Krogh.
Telegrafico come suo costume, l’avvocato Montella, sentito all’uscita dall’aula dopo la discussione e la sentenza. «Amo poco commentare i procedimenti e soprattutto commentare sentenze che si commentano da sole. Il giudice ha statuito che il fatto non sussiste, non ho niente da aggiungere».
Il fascicolo su Fiordalisi è arrivato in udienza preliminare dopo due richieste di archiviazione, una formulata dalla procura di Roma, l’altra dalla procura di Tempio, un’imputazione coatta disposta dal gip del tribunale di Tempio e l’intervento della procura generale che a ottobre 2019 aveva avocato l’inchiesta, come emerge dall’ordinanza della Corte di Cassazione che ha rigettato la richiesta dell’ex procuratore che chiedeva che il procedimento penale venisse spostato in un altro tribunale sollevando motivi di “legittimo sospetto”. L’udienza preliminare era stata sospesa in attesa del pronunciamento della Cassazione. Che il 1 ottobre scorso ha deciso che il processo si dovesse celebrare a Tempio. Ieri l’assoluzione che chiude la vicenda giudiziaria. Almeno per ora. Perché stando a indiscrezioni, la Procura di Roma avrebbe aperto dei fascicoli per l'ipotesi di calunnia ai danni dello stesso Fiordalisi per vicende avvenute a Tempio nello stesso periodo dei fatti contestati all’ex procuratore.
Il gup ha condiviso la tesi difensiva e le argomentazioni del pubblico ministero che già a suo tempo aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta.
«Abbiamo creduto sin dall’inizio nell’ assoluta inesistenza delle contestazioni mosse a Fiordalisi e nella sua totale estraneità a qualsiasi ipotesi di reato. Questa ferma convinzione ha portato alla scelta consapevole del rito abbreviato e la sentenza di assoluzione chiude finalmente una vicenda lunga e dolorosa per un magistrato che ha sempre assolto alle sue funzioni con grande scrupolo e dedizione», commenta l’avvocato Krogh.
Telegrafico come suo costume, l’avvocato Montella, sentito all’uscita dall’aula dopo la discussione e la sentenza. «Amo poco commentare i procedimenti e soprattutto commentare sentenze che si commentano da sole. Il giudice ha statuito che il fatto non sussiste, non ho niente da aggiungere».
Il fascicolo su Fiordalisi è arrivato in udienza preliminare dopo due richieste di archiviazione, una formulata dalla procura di Roma, l’altra dalla procura di Tempio, un’imputazione coatta disposta dal gip del tribunale di Tempio e l’intervento della procura generale che a ottobre 2019 aveva avocato l’inchiesta, come emerge dall’ordinanza della Corte di Cassazione che ha rigettato la richiesta dell’ex procuratore che chiedeva che il procedimento penale venisse spostato in un altro tribunale sollevando motivi di “legittimo sospetto”. L’udienza preliminare era stata sospesa in attesa del pronunciamento della Cassazione. Che il 1 ottobre scorso ha deciso che il processo si dovesse celebrare a Tempio. Ieri l’assoluzione che chiude la vicenda giudiziaria. Almeno per ora. Perché stando a indiscrezioni, la Procura di Roma avrebbe aperto dei fascicoli per l'ipotesi di calunnia ai danni dello stesso Fiordalisi per vicende avvenute a Tempio nello stesso periodo dei fatti contestati all’ex procuratore.