La Nuova Sardegna

Olbia

«La Costa Smeralda ha un ruolo sociale»

«La Costa Smeralda ha un ruolo sociale»

Arzachena, l’incontro in Comune con Carraro e Ferraro Fresi: «Negli ultimi anni la gente li ha sentiti lontani»

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ARZACHENA. Franco Carraro e Mario Ferraro hanno annunciato al sindaco Roberto Ragnedda e alla maggioranza del comune di Arzachena che tra le priorità del programma di sviluppo della Smeralda Holding ci sono la ristrutturazione, a Porto Cervo, dell’hotel Cervo e dell’hotel Cervo Tennis. Lo hanno detto durante il faccia a faccia di tre giorni fa, quando il presidente e l’amministratore delegato della società che controlla alberghi e servizi per il turismo di lusso e i terreni una volta appartenuti a Karim Aga Khan, sono improvvisamente sbarcati nell’isola. Ad Arzachena hanno annunciato la riapertura dell’hotel Cervo e l’avvio della stagione turistica prima di Pasqua, come chiesto pubblicamente dal sindaco. Ma il confronto è andato oltre.

«Abbiamo cercato di sensibilizzare Carraro e Ferraro sulla responsabilità sociale della Cosra Smeralda – spiega Fabio Fresi, assessore ai lavori pubblici, che ha preso la parola insieme al sindaco e al presidente del consiglio comunale Rino Cudoni – Ho detto loro che è vero che una società privata non è la Caritas, ma la Costa Smeralda ha fin dalle sue origini svolto un ruolo sociale per la nostra comunità, un ruolo che però si è perduto negli ultimi anni. Da parte della popolazione c’è un’aspettativa molto forte in questo senso». Proprio l’hotel Cervo Tennis è in qualche modo un piccolo simbolo del feeling perduto tra la gestione qatariota della Costa Smeralda e Arzachena, anche se le cose che contano davvero sono ovviamente i posti di lavoro e le ricadute sull’economia del territorio. L’hotel e la sua piscina sono stati per anni il luogo di ritrovo della gente del posto, ora non più. Vista da Arzachena, la Costa in questi anni non solo si è allontanata ma anche degradata. L’esempio è il porto, affidato alla gestione della Igy Marinas, una società con sede a New York, che opera in tutto il mondo e che lo fa evidentemente con freddi criteri finanziari ben diversi da quelli ai quali Arzachena si era abituata in decenni di rapporti con Karim Aga Khan. «Vogliamo tornare a essere orgogliosi del porto – afferma l’assessore Fresi –, Porto Cervo fin dall’inizio è sempre stato all’avanguardia, anche negli aspetti ambientali. Oggi non è esattamente così». Ad Arzachena, fa capire l’assessore – come del resto hanno fatto subito dopo l’incontro di mercoledì, sindaco e presidente del consiglio comunale – ci si augura è che da parte della Smeralda Holding ci sia un deciso cambio di rotta. L’inizio è promettente. Se son rose, ha commentato un amministratore, fioriranno. (a.se.)

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