La Nuova Sardegna

Olbia

Strada Olbia-Arzachena, Cgil: «Basta con danni e vittime, la quattro corsie va fatta»

Strada Olbia-Arzachena, Cgil: «Basta con danni e vittime, la quattro corsie va fatta»

Si moltiplicano gli appelli al presidente della Regione e all’Anas Ben Bouzid (Cgil): «Più attenzione e impegno in diverse zone del territorio»

09 maggio 2021
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OLBIA. «Regione Sardegna e Anas completino il prima possibile il tracciato della nuova strada Olbia-Arzachena, non possiamo aspettare che succedano altri incidenti come quello che ha visto coinvolti un pullman, con 37 studenti a bordo, e un camion. Non possiamo contare danni e vittime prima di risolvere una situazione di estrema pericolosità». Continuano le prese di posizione e gli appelli al presidente della Regione Christian Solinas sullo stato della strada Olbia-Arzachena-Palau-Santa Teresa, dove nei giorni scorsi si è rischiata una spaventosa tragedia. Quando un pullman dell’Arst con a bordo 37 studenti è stato centrato da un autotreno, un impatto che solo per miracolo si è concluso senza feriti. «L’incidente di martedì 4 maggio sulla Olbia-Arzachena – afferma Hassan Ben Bouzid, coordinatore territoriale Fillea Cgil Gallura che aggiunge la sua voce a quella del Tag Gallura – è l'ennesimo segnale d'allarme sulla vecchia statale 125. Se quello scontro fosse accaduto nella stagione turistica, con un traffico enormemente superiore a quello attuale, avremmo avuto conseguenze potenzialmente peggiori e ci troveremmo a parlare della strada a seguito di fatti di cronaca». In Gallura, c’è un problema generale di infrastrutture, dice Ben Bouzid: «Dobbiamo alzare il livello d'attenzione e l'impegno in diverse zone del territorio gallurese: la prevenzione e la messa in sicurezza delle strade valgono moltissimo quando l'obiettivo è salvare vite umane. Torniamo a sollecitare le istituzioni, la Regione e l’Anas, affinché diano corso alla nuova Olbia-Arzachena, il cui tracciato è già stato confermato dalle amministrazioni comunali interessate». Il progetto della strada a quattro corsie è in ballo da almeno trent’anni e non si può dire che abbia fatto grandi passi in avanti. E questo nonostante, con la crescita dell’industria turistica nel nord-est sardo, la direttrice sia diventata ad altissima intensità di traffico. Quale inferno sia per gli automobilisti percorrerla nei periodi di punta è noto. Ma anche nel resto dell’anno il tortuoso tracciato della vecchia strada statale 125 Orientale sarda è un percorso a ostacoli pericolosissimo, dove l’incidente è nell’ordine delle cose. Come dimostra, appunto, lo scontro bus-camion di martedì scorso. La Regione, rispondendo all’interrogazione di un consigliere regionale, ha affermato per bocca del capo di gabinetto dell’assessorato regionale ai lavori pubblici che l’Anas appalterà i lavori entro la fine del 2021. Un affermazione che ha suscitato non poche perplessità, considerato che solo di recente l’Anas ha consegnato al ministero della Transizione ecologica, ovvero all’ex ministero dell’Ambiente ribattezzato dal governo Draghi, documenti e planimetrie del progetto di fattibilità tecnico economica della “Nuova S.S. 125/133bis Olbia-Palau. Tratto Olbia Nord al km 330+800 San Giovanni, Adeguamento al tipo B”, per la valutazione preliminare.

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