La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, bomba nei terreni delle vasche di laminazione: padre e figlio a processo

TIZIANA SIMULA
I vigili del fuoco nel punto in cui era esploso l'ordigno
I vigili del fuoco nel punto in cui era esploso l'ordigno

Secondo l'accusa volevano impedire l'esproprio dei terreni di loro proprietà in cui dovevano essere realizzati gli interventi del Piano anti-alluvione Mancini

11 maggio 2021
1 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. L'esplosione era avvenuta nel cuore della notte ed era stata avvertita in tutto il quartiere San Nicola. Era il 28 novembre 2017. La mattina prima, nei terreni di via Nervi, c’era stato un sopralluogo dei tecnici della Regione impegnati in una serie di verifiche nelle aree da espropriare, terreni nei quali il Piano Mancini (bocciato poi dalla stessa Regione), prevedeva la realizzazione di due vasche di laminazione.

L’ordigno rudimentale era stato sistemato in uno dei condotti sottostanti il ponte sul rio Abba Fritta, provocando gravi danni alla struttura. Per quell’attentato saranno processati Quirico Mazzone, 80 anni, e suo figlio Francesco, 36 anni, residenti in città, proprietari di una parte dei terreni che dovevano essere espropriati per realizzare le vasche di laminazione. Stando alle accuse della Procura, avrebbero realizzato l’ordigno rudimentale e l’avrebbero fatto esplodere sotto il ponte, che si trova nel loro terreno, per impedire l'esproprio delle aree di loro proprietà. 

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative