La Nuova Sardegna

Olbia

Poste taglia i giorni di apertura a Loiri

Poste taglia i giorni di apertura a Loiri

La società: «Meno utenti d’estate». Il sindaco Lai: «Non si conosce il territorio»

30 giugno 2021
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LOIRI PORTO SAN PAOLO. Poste italiane taglia i giorni di apertura degli uffici di Loiri e in paese è già rivolta. Alla comunicazione arrivata in municipio, il sindaco Francesco Lai ha già risposto con una lettera dai toni accesi, che respinge l’ipotesi al mittente.

Poste presenta la chiusura per due volte a settimana come una esigenza legata alla “fisiologica flessione della domanda dei servizi postali nel periodo estivo con conseguente rimodulazione dell’offerta”. Previste 12 giornate di chiusura stagionale: a luglio nei giorni 8, 10, 15,17, 22 e 24. Ad agosto 4,6, 11, 13, 18 e 20. «Prima di tutto non viene precisato a quale dei due uffici postali presenti nel territorio, Loiri o Vaccileddi, si applichi l’intervento di rimodulazione o li riguardi addirittura entrambi – scrive il primo cittadino –. Ritengo inoltre che Poste italiane non abbia debitamente tenuto conto delle peculiarità del territorio comunale interessato, ancor più in ragione del periodo dell’anno. L’ufficio postale di via Cuccheddu, a Loiri, rappresenta un presidio di fondamentale importanza per tutti gli abitanti della frazione di Berchiddeddu e delle frazioni vicine il cui ufficio postale è stato destinatario tempo fa di un provvedimento di chiusura. Inoltre la sede di via Santa Giusta, a Vaccileddi, copre una porzione del territorio comunale interessata da una significativa affluenza turistica che fa registrare centinaia di accessi settimanali proprio nel periodo estivo. Ragione per cui non si comprende come si possa parlare di “fisiologica flessione della domanda dei servizi postali nel periodo estivo” riferendosi a questa specifica zona». Con alcune note del 2018 e 2019, rimaste senza risposta, il sindaco Lai aveva già messo in evidenzia l’esiguità dei locali dei due uffici postali rispetto all’utenza e la mancanza di servizi fondamentali come il postamat. «Si invita la società – conclude il primo cittadino – a procedere a un’attenta rivalutazione degli elementi che hanno condotto all’assunzione del provvedimento di rimodulazione».

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