Golfo Aranci, il Grig segnala in Procura una discarica
Alla periferia di Golfo Aranci c’è una discarica di materiali pericolosi. La segnalazione sullo stato di via della Conchiglia arriva dal Grig, Gruppo di intervento giuridico che ha raccolto le...
06 luglio 2021
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Alla periferia di Golfo Aranci c’è una discarica di materiali pericolosi. La segnalazione sullo stato di via della Conchiglia arriva dal Grig, Gruppo di intervento giuridico che ha raccolto le preoccupazioni dei cittadini. L’associazione ecologista ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di bonifica del sito in cui « molto probabilmente ci sono rifiuti a base di amianto».
Coinvolti il ministero della Transizione ecologica, il Comune di Golfo Aranci, i Carabinieri del Noe, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Informata anche la Procura della Repubblica. «L’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati – ricorda il Grig –: il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
In particolare, per quanto riguarda i rifiuti contenenti amianto, purtroppo per decenni comuni in edilizia, si ricorda che spesso sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, che possono rilasciare fibre di amianto se abrasi, perforati, spazzolati o se deteriorati, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto».
Coinvolti il ministero della Transizione ecologica, il Comune di Golfo Aranci, i Carabinieri del Noe, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale. Informata anche la Procura della Repubblica. «L’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati – ricorda il Grig –: il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
In particolare, per quanto riguarda i rifiuti contenenti amianto, purtroppo per decenni comuni in edilizia, si ricorda che spesso sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, che possono rilasciare fibre di amianto se abrasi, perforati, spazzolati o se deteriorati, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto».
