La Nuova Sardegna

Olbia

all’isola bianca 

Guasto ai motori del Moby Drea la nave ha oltre tre ore di ritardo

di Serena Lullia

OLBIA. Tre ore e mezzo di ritardo hanno scatenato la rabbia dei passeggeri imbarcati sul Moby Drea, in partenza venerdì sera dall porto dell’Isola Bianca per Genova. Un disservizio che si aggiunge al...

05 settembre 2021
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OLBIA. Tre ore e mezzo di ritardo hanno scatenato la rabbia dei passeggeri imbarcati sul Moby Drea, in partenza venerdì sera dall porto dell’Isola Bianca per Genova. Un disservizio che si aggiunge al lenzuolo di disagi collezionati in questa estate nera dal gruppo Onorato.

La Guardia costiera e il Rina, l’ente tecnico che si occupa delle certificazioni sulle navi, nel corso di una ispezione ha accertato problemi tecnici ai motori tali da non autorizzare la partenza, fino alla loro risoluzione. L’operazione per la messa in sicurezza dei motori ha richiesto diverse ore di lavoro e questo mentre a bordo gli oltre mille passeggeri, con auto al seguito, erano già stati imbarcati. La nave del gruppo Onorato, classe 1974, ha così accumulato un ritardo che non è stata in grado di recuperare nel corso della traversata. L’arrivo nel porto ligure previsto per le 8,30 del mattino ha subìto uno slittamento alle 13. Il traghetto veloce della compagnia della balena blu, dopo un’ulteriore verifica a bordo, è ripartita per Olbia.

I passeggeri, con telefonate e sui social, hanno raccontato la rabbia e il disagio del ritardo e della scarsa informazione. «Prima ci è stato comunicato che la nave sarebbe partita alle 22 – raccontano alcuni turisti al rientro dalle vacanze –. Poi nulla di più. Visto che restavamo sempre in porto siamo andati a chiedere al personale di bordo anche perché avevamo notato la presenza della Guardia costiera. Solo dopo mezzanotte ci é stato detto che c’erano dei problemi tecnici in via di risoluzione».

Nelle scorse settimane i disagi avevano riguardato per due volte i passeggeri imbarcati sulla nave Tirrenia-Moby Nuraghes in partenza da Olbia per Livorno. La prima volta, sempre per un problema tecnico non meglio specificato, il traghetto veloce aveva ritardato la partenza di quattro ore. La seconda volta, solo 48 ore dopo, disagio bis. A causa di una falla la nave imbarcava acqua nella sentina. Stop alla navigazione fino al ripristino delle condizioni di sicurezza avvenuto il giorno dopo.



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