Comunali Olbia, Navone: «Ascoltare gli altri e confrontarmi con la gente è il mio più grande pregio»
Il biologo marino, direttore dell'Amp, si racconta. Cresciuto al centro storico dove ha scelto di vivere, ama il basket, il mare e la lettura
OLBIA. Sulle lastre di granito del centro storico ha corso, giocato a basket e si è sbucciato le ginocchia dall’età di cinque anni, quando arriva a Olbia con i genitori. Prima in via Santa Croce, poi in via Genova palazzo Bellavista e infine in via Piccola, dove oggi vive.
Augusto Navone, 65 anni, ha un rapporto speciale con l’antico cuore cittadino da cui per scelta non è mai andato via se non per studiare. Diploma al liceo classico Gramsci, poi laurea a Genova nel 1983 in Scienze Biologiche con una tesi sperimentale in Ecologia marina.
Negli anni il suo curriculum si arricchisce di esperienze di alto livello e di 200 pubblicazioni scientifiche. Nel 2004 diventa direttore dell’Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, ente che trasforma in una eccellenza riconosciuta in modo bipartisan e a livello nazionale. L’Amp pesca risorse europee con progetti di salvaguardia, tutela e sviluppo, trasforma la percezione iniziale dell’area marina come ente di divieti in una occasione di sviluppo ecosostenibile per l’intero territorio.
Come tutti i sessantottini si appassiona alla politica sin dal liceo e frequenta gli ambienti del partito socialista. Dal 1990 al 1997 è consigliere comunale e dal 1993 al 1995 assessore alle Finanze e al Commercio nelle giunte Scanu e Careddu. Finita quell’esperienza, per Navone la politica attiva finisce in soffitta.
Si dedica alla professione, alla famiglia e a due grandi passioni, il mare e il basket che pratica partecipando a campionati nazionali fino ai 59 anni. «Il basket e il mare sono due grandi passioni a cui mi dedico quando non lavoro – dice Navone –. Il mare è anche il mio lavoro, ma quando mi devo rilassare mi piace viverlo dall’interno, facendo immersioni. E poi amo leggere. Sono passato dalle letture impegnate del periodo giovanile a quelle più leggere. Per lavoro devo leggere molti testi scientifici, quindi quando ho la possibilità di rilassarmi scelgo i libri del noir italiani e gialli di scrittori sardi».
Con due aggettivi si definisce determinato e goloso. «Il mio più grande pregio? La capacità di ascolto delle persone – conclude –. Il più grande difetto quello che io definisco le “navonate”, degli irrigidimenti caratteriali che conosco bene ma che riesco a governare».