La Nuova Sardegna

Olbia

Avvocati-giudice lo scontro si inasprisce

Avvocati-giudice lo scontro si inasprisce

Rischia di complicarsi ulteriormente, con contraccolpi anche per l’utenza, il rapporto già problematico tra gli avvocati del Foro di Tempio e il giudice del settore civile Cecilia Marino. Il...

17 ottobre 2021
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Rischia di complicarsi ulteriormente, con contraccolpi anche per l’utenza, il rapporto già problematico tra gli avvocati del Foro di Tempio e il giudice del settore civile Cecilia Marino. Il magistrato è stato al centro di un recente esposto presentato all’ispettorato generale del ministero della Giustizia dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati. Contestato il comportamento del giudice e le modalità di trattazione dei procedimenti e delle udienze a lei assegnate. In sette pagine fitte, il Consiglio ha raccolto una serie di esempi del modo di operare del magistrato che è stato portato al vaglio del ministero. In seguito alla pubblicazione sulla stampa della notizia, il giudice ha chiesto al presidente del tribunale Giuseppe Magliulo di astenersi nelle cause patrocinate dagli 11 componenti del Consiglio e dagli altri avvocati i cui nomi si trovano nei provvedimenti allegati all’esposto. A questo punto, il presidente dell’Ordine Carlo Selis ha deciso di scrivere ai colleghi per spiegare la situazione. Nella comunicazione ricorda come nella scorsa primavera fossero arrivate diverse segnalazioni al Consiglio, «vere e proprie richieste di aiuto da parte di colleghi, non solo del Foro di Tempio, che avevano ricevuto sentenze, ordinanze e decreti che reputavano anomali», scrive. Dopo aver monitorato i provvedimenti, il Consiglio «ha ritenuto che fosse doveroso sottoporre la situazione ai competenti organismi di vigilanza della magistratura. Abbiamo cercato di farlo con discrezione, perché non voleva e non doveva essere un’azione "mediatica" o "politica" ma tecnica, da operatori del diritto, e perché volevamo tutelare gli iscritti come è nostro dovere fare», prosegue Selis. Precisando che la pubblicazione sulla stampa «non è stata iniziativa del Consiglio». Spiega anche che il magistrato ha avuto accesso all'esposto e ai suoi allegati, e che da lì ha tratto i nomi dei colleghi i cui provvedimenti erano stati allegati alla segnalazione inviata all’ispettorato. «Quegli avvocati, oltre ai consiglieri dell’Ordine che all’unanimità avevano sottoscritto la segnalazione – rimarca Selis –, sono ora destinatari degli effetti del turbamento del giudice». Che chiede, appunto, di astenersi dalle cause da loro trattate. (t.s.)

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