Calcio
Olbia, pista ciclabile: lavori interrotti da mesi e non si sa perché
L’opera finanziata dal Cipnes doveva essere consegnata entro il settembre 2021. Nessuna indicazione sulle ragioni dello stop, investiti 4 milioni e 674mila euro
Olbia Non si pedala e le corse dei runner assomigliano più a quelle del gambero. La pista ciclabile con annessi impianti fotovoltaici è ferma al palo. Lavori bloccati da mesi e data di consegna che ormai slitta pesantemente, rispetto al termine perentorio del settembre 2021. Il Cipnes Gallura aveva puntato molto su un progetto che doveva essere il primo punto a favore verso la transizione energetica.
Nel febbraio dell’anno scorso la posa della prima pietra della pista ciclabile e di running fotovoltaica. La conclusione dei lavori era prevista per lo scorso settembre. Il termine di 300 giorni consecutivi dalla data di consegna dei lavori, come recitava il bando di gara del Cipnes Gallura, è stato abbondantemente superato. Ma non si tratta di un semplice ritardo, seppur fisiologico. I lavori sono fermi da tempo senza che si sappia nulla del destino del progetto.
Bocche cucite e nessuna certezza. Da quell’8 febbraio 2021 son passati oltre 500 giorni. Il Consorzio industriale di Olbia aveva aggiudicato l’appalto nell’agosto del 2020 per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico, con pista litoranea ciclabile e di running, nella zona industriale. Il valore totale dell’appalto ammontava a 4 milioni 674mila euro. L’aggiudicatario è la Rti costituita dal consorzio stabile Sinergica (mandataria), con sede a Roma, e dalla Aire Srl (mandante), con sede ad Arzachena. Quest’ultima è una delle più importanti aziende in Sardegna specializzate nella realizzazione di impianti ad alta tecnologia. Potrebbe essere stata una questione di costi, con gli aumenti sulle materie prime determinati dal conflitto tra Russia e Ucraina e l’inflazione galoppante a non far tornare i conti. Ma da contratto appare difficile che il Cipnes Gallura possa recuperare nuove risorse. Il bando di gara ha valutato in modo tassativo i tempi di esecuzione dell’opera, senza prevedere alcun rinnovo. Non solo. Per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori dovrebbe essere applicata, secondo quanto previsto nel bando, «una penale dell’uno per mille dell’ammontare netto contrattuale, fatto salvo il risarcimento di ogni ulteriore danno per inadempimento».
L’impianto dovrebbe avere una lunghezza di 3,7 chilometri, per una larghezza di 4 metri. Dovrebbe essere composta da due corsie ciclabili da 1,30 metri, una corsia pedonale da 0,90 metri, una banchina da 0,50 metri. Il progetto prevede una interconnessione con quella progettata dal Comune di Olbia: parte da via Indonesia e poi si snoda in via Guinea, sulla provinciale 82, fino ad arrivare in via Eritrea, all’altezza del Pozzo Sacro, a poca distanza dalle spiagge di Pittulongu e da quelle successive di Golfo Aranci.
Un’opera che è stata concepita 9 anni fa e che ha ottenuto un finanziamento da parte della Banca Europea per gli investimenti di circa 5 milioni di euro. L’opera è stata finanziata attraverso il fondo Jessica dell’Unione europea, con un mutuo ventennale. La superficie totale dei pannelli deve essere di 18 mila metri quadrati, con una potenza di 1969,92 kW (2 MWp). La connessione avverrà su tre impianti con 7296 pannelli da 270W ciascuno, localizzati rispettivamente nel potabilizzatore, depuratore e nella sede del Cipnes. L’assessorato regionale all’Industria aveva concesso nel 2018 al Cipnes Gallura l’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile solare fotovoltaica, della potenza di circa 2 MWp. Secondo il progetto sono state individuate aree di sosta o stazioni, che serviranno per il “bike sharing” con il sistema di condivisione delle biciclette nell’ottica del sistema urbano di mobilità sostenibile sostenuto dal Comune di Olbia.