La Nuova Sardegna

Olbia

Area marina protetta

L'Amp non rilascia l'autorizzazione: la motonave Concorde non parte per Tavolara

L'Amp non rilascia l'autorizzazione: la motonave Concorde non parte per Tavolara

Il prossimo bando sarà ad aprile, per ora navigano solo le barche della coop

06 ottobre 2022
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i Marco Bittau

Olbia La motonave è pronta, le licenze della Capitaneria di porto ci sono, così come quelle degli uffici comunali, eppure la Concorde resta ferma in cantiere. Per Ivan Moica e Valeria Corsi, titolari della nuova società Tavolara escursioni srls, trasportare turisti e residenti sull’isola delle meraviglie resta un miraggio. Almeno fino a che non arriverà l’autorizzazione dell’Area Marina protetta, il “gigante malato” senza più presidente e a un passo dal commissariamento.

La Tavolara escursioni ha presentato regolare domanda all’Amp lo scorso mese di maggio, ma da allora non è mai arrivata risposta. Di fatto, l’autorizzazione è stata negata o rinviata – comunque non rilasciata, poco importa – per tutta la stagione turistica 2022 in attesa di un nuovo bando che (forse, chissà) è previsto ad aprile del 2023. Tradotto e sottotitolato, significa che per tutta l’estate e fino al prossimo bando hanno potuto lavorare e lavoreranno nel servizio di trasporto da Porto San Paolo a Tavolara soltanto quattro imbarcazioni, tutte associate alla cooperativa “Tavolara traghetti”, con sede sull’isola, che praticamente ha operato in regime di monopolio.

«Nessuna polemica – dicono Ivan Moica e Valeria Corsi, lui – vogliamo solo lavorare e chiediamo che l’Area marina predisponga subito il bando per le autorizzazioni al trasporto. Noi vogliamo garantire il collegamento con l’isola anche nei mesi di bassa stagione. Naturalmente, sempre pagando i due euro a passeggero dovuti all’Area marina protetta». «Il servizio navetta attualmente esistente da Porto San Paolo verso Tavolara e ritorno chiude i battenti a ottobre e da quel momento l’isola sarà irraggiungibile sino ad aprile o maggio – aggiungono –. Cioè un vuoto di sei mesi, che noi pensiamo di colmare rendendo l’isola fruibile tutto l’anno. Peraltro, attivando una linea anche dal porto di Olbia, che attualmente non c’è. Abbiamo tutti i permessi e le licenze per sistemare box e cabine nei due porti, ma non possiamo montare nulla. Tra l’altro, tutti permessi che la Capitaneria di porto e i comuni hanno rilasciato in pochissimo tempo. Serve però l’autorizzazione dell’Area marina e da quegli uffici non giunge risposta».

Olbiese lui e di Porto San Paolo lei, Ivan e Valeria per lanciarsi nella loro impresa hanno investito tanto, forse tutto. La motonave Concorde – 16 metri di lunghezza, perfettamente attrezzata per il trasporto persone – è stata acquistata per questo. «È costata 300 mila euro ed è ferma in cantiere – dice Ivan, comandante a bordo –. Dopo aver investito tanti soldi e dopo aver perso un’estate adesso non è possibile aspettare aprile per il nuovo bando».

Nell’incertezza dei tempi e dell’esito della domanda, la società Tavolara escursioni si è già rivolta a un legale, l’avvocato Abele Cherchi, che contatterà presto l’Area marina protetta. Lo aspetta un consorzio di gestione in chiara difficoltà, senza preseidente e con i tre sindacoi consorziati (Olbia, Porto San paolo e San Teorodo) ai ferri corti per la nomina. Il direttore storico, Augusto Navone, non c’è più e ne è stato nominato un altro, il dirigente comunale di Olbia Davide Molinari, giusto per evitare il tracollo e il commissariamento.



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