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La Maddalena, passeggiate e scritte sulla sabbia: la Spiaggia Rosa alla mercé dei cafoni

La Maddalena, passeggiate e scritte sulla sabbia: la Spiaggia Rosa alla mercé dei cafoni

Per l'arenile c'è il divieto di calpestìo, ma al calare della sera resta senza tutela

05 settembre 2023
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La Maddalena Al calare della sera, dopo che le guide del Parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena staccano dal lavoro, la Spiaggia Rosa dell’isola di Budelli, quella che teoricamente sarebbe uno degli arenili più tutelati del Mediterraneo, diventa terra di conquista: yacht che, anche se vietato, gettano le ancore nel tratto di mare antistante per passarci la notte; e turisti che scendono a terra col tender per passeggiare, magari col cane al seguito, sull’arenile interdetto per salvaguardarne la sabbia rosa. Passeggiate, durante le quali c’è anche chi traccia poco oltre la battigia scritte, romantiche e no, che più esclusive non si può. Le foto, scattate dal camminamento alle spalle dell’arenile, quello dal quale sarebbe possibile ammirarlo senza calpestarlo, sono inequivocabili: orme e scritte rivelano che la Spiaggia Rosa è tutt’altro che rispettata.

Tra i maddalenini più attenti e sensibili alla tutela del delicato ambiente del loro meraviglioso arcipelago cresce la rabbia. «Le guide del Parco – spiegano – non hanno responsabilità. Sappiamo che presidiano la spiaggia dalle 10 del mattino alle 18 del pomeriggio. Ma lo sanno anche i maleducati e i cafoni degli yacht che, appena il presidio viene lasciato scoperto, si comportano da padroni, facendo quello che gli pare: dall’ormeggio selvaggio a Porto Madonna, dove è vietato stare nelle ore notturne, allo sbarco sulla spiaggia di Budelli». Insieme alla denuncia di quanto accade c’è anche una richiesta: va ripristinato – sostengono – il sistema di videosorveglianza entrato in funzione nell’estate 2022 e poi spento.

La Spiaggia Rosa deve il suo nome ai miliardi di minuscoli granelli colorati formati dalla decomposizione dei gusci della “Miniacina miniacea” che ne hanno fatto lo straordinario ambiente naturale immortalato nel 1964 da Michelangelo Antonioni in alcune scene del film “Deserto rosso”, Leone d’oro al festival del cinema di Venezia. Un ambiente unico che da sempre è al centro degli interessi del turismo. I danni subiti dalla spiaggia a causa dell’uomo hanno spinto presto a proteggerla dal calpestio, oltre che dai furti di sabbia: per salvarla dal degrado, dal 1998 è teoricamente uno degli arenili più protetti d’Italia. Ma furbi e cafoni, che non mancano da nessuna parte, in assenza di controlli stringenti fanno quello che gli pare. In questa stagione 2023, l’assalto alla spiaggia è cominciato presto. A inizio giugno, ad esempio, due turisti, uno pugliese e uno campano, sono stati scoperti e sanzionati grazie alle foto e ai video registrati dalle barche al largo e che poi sono finiti sui tavoli del Parco nazionale e della Guardia costiera.

Con l’entrata in attività delle guide del parco, almeno nell’arco di durata del servizio, la Spiaggia Rosa viene tutelata. Ma alla sera, come dimostrano ancora una volta le immagini, scatta il liberi tutti, il far west del turismo furbo e cafone. (a.se.)

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