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Enoturismo

In vetrina i migliori viticoltori sardi: 100 aziende al Premio Gallura 2023

In vetrina i migliori viticoltori sardi: 100 aziende al Premio Gallura 2023

La cerimonia conclusiva svolta a bordo della Moby Fantasy

22 novembre 2023
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Olbia La cerimonia conclusiva della 29ª edizione del Premio Gallura, una delle manifestazioni enologiche più importanti della Sardegna, si è svolta lunedì mattina in una singolare location, cioè a bordo della Moby Fantasy, la nuova ammiraglia green della compagnia di navigazione, ormeggiata in banchina all’Isola Bianca. La storica manifestazione, ideato da Giuliano Lenzini, patron di Enoturismo in Sardegna, si è confermata una volta di più tra le vetrine più importanti per le aziende produttrici dell’isola.

All’evento hanno presenziato un centinaio di viticoltori sardi, provenienti da diverse provincie dell’isola, una rappresentanza delle tradizioni sarde “Li femini di Gaddhura“, l’Associazione albergatori di Olbia, l’Associazione cuochi di Gallura, il Circolo veicoli d’epoca, la Confraternita del moscato di Tempio e quella di Sorso-Sennori. Il convegno sullo stato di salute della vitivinicoltura e sul turismo enogastronomico in Sardegna è stato moderato dal giornalista Giuseppe Mattioli.

Il comandate della Moby Fantasy, nel dare il benvenuto ai partecipanti ha illustrato le caratteristiche della nave, mentre il direttore commerciale Pierre Canu ha sottolineato le strategie della compagni di navigazione della famiglia Onorato.

Per Giuliano Lenzini il Premio Gallura «Vuol essere un momento di sviluppo economico e sociale per la Sardegna. Questa manifestazione ha permesso a tanti piccoli produttori di migliorare le loro produzioni, a oltre 50 di loro successivamente sono stati in grado di creare moderne aziende vitivinicole, come le cantine Tani di Monti e Chessa di Usini che si sono imposte a livello internazionale». «L’enoturismo di cui io parlo da oltre 25 anni – ha aggiunto Lenzini – è una forma di conoscenza dei territori, che può dare un concreto sviluppo ad alcune zone interne della Sardegna vocate alla produzione vitivinicola. Un’altra cosa essenziale è la valorizzazione delle nostre produzioni vitivinicole e gastronomiche in ambiti importanti come le cerimonie nuziali dove mancano soprattutto quelle di qualità come il vermentino, sostituito da vini provenienti da oltre Tirreno, poco costosi, ma qualitativamente non altrettanto validi. La presenza di un esperto in enogastronomia sarebbe l’ideale per indirizzare gli sposi nella scelta di un buon menù»

A proposito di enoturismo la presenza al convegno del consigliere regionale gallurese Giovanni Satta è stata motivo per programmare un progetto per la sua diffusione nei territori interni della Gallura. Il Premio Gallura è stato assegnato alla Moby, per l’impegno profuso verso la Sardegna; alla cantina Tani che al concorso mondiale Vinitaly di Verona è stata premiata nel 2019 per il vino rosso Serranu, come il migliore rosso d’Italia; all’azienda vitivinicola Giovanna Chessa di Usini, per il suo Cagnulari, che nel 2020 è stato inserito fra i migliori cinquanta vini del mondo dalla rivista Decanter. Un ricco buffet, offerto dalla Moby, ha concluso la manifestazione.


 

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