La Nuova Sardegna

Olbia

Fiamme gialle

Albergo di Olbia evade 110mila euro al fisco, scatta la denuncia

Albergo di Olbia evade 110mila euro al fisco, scatta la denuncia

I controlli della guardia di finanza hanno permesso anche di bloccare l’accesso ai fondi del Superbonus hotel

22 dicembre 2023
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Olbia I controlli fiscali della guardia di finanza di Olbia su un’impresa alberghiera che opera in città dal 2010 si sono conclusi con la denuncia (e sanzione) nei confronti del rappresentante legale della società per il reato tributario di omessa dichiarazione e per tentata indebita percezione di erogazioni pubbliche.

Oltre alle irregolarità fiscali, durante l’ispezione dei finanzieri del Gruppo di Olbia, coordinati dal capitano Carlo Lazzari, è emerso infatti che l’impresa alberghiera aveva cercato di accedere con una domanda presentata nel 2021 al Superbonus hotel, oltre 250mila euro di aiuti Pnrr (Piano di ripresa e resilienza messi a disposizione dall’Unione Europea per rilanciare il Paese dopo la crisi pandemica) che in realtà non spettavano all’impresa alberghiera.

L’attività ispettiva si è focalizzata innanzitutto sulla mancata presentazione della dichiarazione per le imposte dirette relative all’anno 2019. Il controllo fiscale, esteso a quattro annualità d’imposta, ha consentito il recupero a tassazione di una base imponibile pari a circa 400mila euro, a cui conseguono un’imposta sui redditi di società evasa di quasi 100mila euro, oltre a 10mila euro di Iva dovuta. Alla luce delle irregolarità fiscali emerse, unite alla presenza di ulteriori cartelle esattoriali del valore di oltre 150mila euro, l’attenzione dei finanzieri si è concentrata sulla verifica della sussistenza dei requisiti di accesso al cosiddetto Superbonus hotel a cui l’impresa aveva tentato di accedere con una domanda presentata nel 2021.

Il Superbonus è un beneficio che rientra nelle risorse di “Investimento 4.2” del Pnrr. Si tratta di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche (la dotazione finanziaria complessiva è di 600 milioni di euro), finalizzati ad aumentare la qualità dell'ospitalità e potenziare il turismo sostenibile. L’intervento dei finanzieri ha evidenziato anche l’irregolarità della domanda, che è stata quindi bloccata. «Senza l’intervento della polizia economico finanziaria – spiega una nota delle Fiamme gialle – sarebbero stati riconosciuti alla società alberghiera crediti d’imposta non spettanti per oltre 220mila euro oltre all’erogazione di un contributo a fondo perduto del valore di 40 mila euro». (t.s.)

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