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Il Consiglio di Stato

Olbia, ambulanti beffati: vincono il ricorso ma non potranno tornare a San Pantaleo


	Il mercatino in via Poletti
Il mercatino in via Poletti

Per gli operatori del mercatino del giovedì si riaprono le porte di via Poletti

08 agosto 2024
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Olbia. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso. Gli ambulanti che erano stati esclusi dal mercatino di San Pantaleo, per via della scadenza delle concessioni, potranno tornare a operare, ma forse non dove speravano. E quindi non nel borgo ma in via Poletti e via Sangallo. Oltre il danno la beffa, insomma.

Per capire il motivo bisogna fare un salto indietro. Lo storico mercato del giovedì del quale un tempo facevano parte è infatti tornato a San Pantaleo solo lo scorso luglio, con una nuova planimetria, una nuova organizzazione e soprattutto con un folto gruppo di ambulanti che, dopo un periodo di contrapposizione, aveva scelto di trattare con l’amministrazione comunale. Tutto questo dopo un periodo di “esilio” nel centro di Olbia, in via Poletti e via Sangallo, che era stato deciso dal Comune per ragioni di sicurezza.

Del percorso di riavvicinamento con l’amministrazione, però, non aveva preso parte un secondo gruppo di ambulanti, che aveva invece imboccato la strada dei ricorsi per una precedente questione legata alle concessioni. Adesso gli operatori rappresentati da Ana Ugl, dopo che il Consiglio di Stato ha accolto il loro ricorso in vista di un esame con il contraddittorio delle parti in programma a settembre, potranno dunque tornare ad allestire i loro banchi. Non a San Pantaleo ma in via Poletti e in via Sangallo, perché, quando venne presentato il ricorso, si faceva riferimento proprio al mercatino allestito nella sede provvisoria di Olbia.

Il Comune, attraverso una ordinanza, ha già adottato alcune modifiche alla viabilità nelle vie Poletti e Sangallo per fare spazio al “nuovo” mercato dei 16 ambulanti che sono ricorsi al Consiglio di Stato. Il nuovo mercato di San Pantaleo, inaugurato a luglio, è stato tra l’altro ridisegnato con un numero di stalli inferiori rispetto al passato per ragioni di sicurezza. Anche volendo, dunque, è difficile poter reintegrare i 16 ambulanti, in una area dove il piano di sicurezza imposto dal Comune detta regole piuttosto chiare.

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