Olbia. È stato fissato il processo con giudizio immediato per la presunta banda di spacciatori arrestati nel giugno scorso dalla polizia di Porto Cervo. In sette sono accusati di un vasto giro di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina soprattutto, ma anche marijuana – tra Olbia, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Porto Rotondo, Arzachena e Oristano. A comparire il 28 ottobre davanti al giudice monocratico del tribunale di Tempio Silvia Campesi, saranno Francesco Bagaglia, domiciliato a La Maddalena, Stefano Deriu, di Ghilarza, ma residente a Olbia, Fabrizio Derosas, di Olbia, Simone Erdas, di Oristano ma residente a Porto Rotondo, Fabiano Corda, domiciliato a Olbia, Federico Porta, domiciliato a Porto Rotondo, e Mauro Careddu, residente a Olbia. Bagaglia si trova in carcere, gli altri sei, agli arresti domiciliari.
Il blitz durante il quale erano state eseguite undici misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Tempio Marco Contu, su richiesta del procuratore Gregorio Capasso e del sostituto procuratore Alessandro Bosco, era avvenuto all’alba dell’11 giugno scorso, dopo oltre un anno di indagini. Insieme ai poliziotti di Porto Cervo, erano scesi in campo per eseguire i provvedimenti e le perquisizioni domiciliari anche i colleghi di Olbia, Sassari e Ozieri.
Oltre settanta cessioni di cocaina avvenute tra settembre e novembre 2023, sono state documentate dalla polizia durante l’attività d’indagine, condotta attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, e appostamenti. Particolarmente intensa l’attività di spaccio a La Maddalena, dove, da quanto emerso dalle indagini, veniva garantito agli assuntori un approvvigionamento di cocaina pari a 250 grammi ogni dieci giorni.
Secondo le accuse, i personaggi di spicco della rete di spaccio gallurese erano Stefano Deriu e Fabrizio Derosas (quest’ultimo vittima mesi fa di un attentato incendiario). Deriu, che operava per lo più all’interno della sua abitazione, a Olbia, forniva la cocaina a Bagaglia che la spacciava a La Maddalena, e per le consegne fino all’isola si serviva di corrieri. L’attività di spaccio sarebbe arrivata anche a Oristano. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luca Tamponi, Giampaolo Murrighile, Antonello Desini, Federico Delitala, Luciano Rubattu, Gianluca Coronas e Francesco Campanelli. (t.s.)