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Olbia

Il caso

Il Comune di Budoni è “in rosso”: l’opposizione rinuncia ai gettoni


	Il palazzo comunale di Budoni
Il palazzo comunale di Budoni

L’amministrazione ha dichiarato lo squilibrio finanziario per 5 milioni

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Olbia Non risolverà certo la situazione di squilibrio finanziario in cui si trova il Comune di Budoni (i conti non tornano per 5 milioni di euro), ma contribuirà almeno ad alleggerire i tagli ai servizi conseguenti al piano di risanamento delle finanze locali. È l’iniziativa dei consiglieri comunali di minoranza (il gruppo Uniti per Budoni composto da Giovanna Sulas, Marco Piras, Ramona Maccioni, Maria Teresa Falchi ed Emanuele Cucculiu) che hanno deciso di rinunciare all’indennità di carica, cioè l'ammontare dei gettoni di presenza, maturati per l’annualità 2024.

La volontà era stata annunciata durante l’ultima seduta del consiglio comunale, il 27 novembre, ed è stata adesso formalizzata e protocollata con una lettera al sindaco Antonio Addis, al presidente dell’assemblea e al funzionario responsabile del settore finanziario. «Abbiamo espresso la volontà di rinunciare all’indennità di consigliere comunale, ovvero ai gettoni di presenza per il 2024 – dicono i consiglieri di minoranza –. Abbiamo anche chiesto che tale importo venga destinato a un fondo esistente o da costituire finalizzato a iniziative o progetti in favore delle categorie di cittadini più fragili economicamente. Consapevoli che tale somma non sia risolutiva per sostenere i tagli in termini economici effettuati al piano Brs (Budoni risorse solidali) di cui si è parlato in consiglio comunale a proposito dei provvedimenti di riequilibrio finanziario in ottemperanza alla dichiarazione dello squilibrio di bilancio, estendiamo l'invito a chi ricopre cariche politiche o amministrative all'interno del consiglio comunale ad aderire all' iniziativa, Riteniamo, infatti, sia indice di buona politica e di responsabilità morale che i politici eletti prestino per primi spirito di servizio. Chiediamo, infine, la rendicontazione di come verrà impiegata la somma messa a disposizione».

La dichiarazione dello squilibrio finanziario risale allo scorso novembre, quando il Comune ha effettuato una verifica straordinaria sui propri conti a seguito di un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto un proprio funzionario contabile (per fatti estranei all’amministrazione di Budoni). La verifica contabile ha portato alla scoperta del disavanzo di oltre cinque milioni per mancati accantonamenti obbligatori da fondi di garanzia per debiti commerciali, fondi da oneri di contenzioso. Inoltre sono risultate non quantificate correttamente le risorse vincolate da leggi e principi contabili, trasferimenti e prestiti. Altre situazioni di squilibrio sono risultate sui residui attivi con la cancellazione di accertamenti vecchi di cinque anni. (m.b.)

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