Budoni aumenta l’imposta di soggiorno: ecco le tariffe
Il sindaco Addis: «Così miglioriamo i servizi»
Budoni Il sindaco di Budoni Antonio Addis e la giunta comunale hanno presentato ieri, 14 marzo, nell’aula consiliare “Franco Deledda”, le nuove disposizioni relative all’imposta di soggiorno del 2025. Le modifiche riguardano tutte le strutture ricettive e le seconde case del comune gallurese. «Budoni vive di turismo e grazie al turismo è cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni – ha detto nel suo intervento il sindaco Antonio Addis –. Le strutture ricettive hanno contribuito a promuovere il territorio e come amministrazione abbiamo voluto presentare le modifiche all’imposta di soggiorno a tutti gli operatori turistici prima dell’approvazione della delibera».
Cosa cambia. Il sindaco Addis ha ricordato come gli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno siano fondamentali per la pianificazione dei servizi e come, in questi anni, siano migliorati, fra gli altri, i servizi relativi al trasporto pubblico e i servizi nelle spiagge del Comune di Budoni. «È arrivato il momento di rivedere l’imposta – ha quindi aggiunto il primo cittadino –, non solo come costo, ma anche come qualità dei servizi offerti ai turisti. Il gettito derivante dall’imposta è indispensabile per far crescere i servizi e questa amministrazione intende fare importanti scelte strutturali». In particolare per alberghi, villaggi e campeggi turistici fino a cinque stelle, o classificazioni equivalenti, l’imposta passa a 3,50 euro a pernottamento a persona nei mesi di luglio e agosto (l’anno precedente era di 2,50 euro) e a 2 euro a pernottamento a persona per quanto riguarda i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre (lo scorso anno era di 1 euro). Nessun pagamento è previsto da gennaio a febbraio e da novembre a dicembre. Per le seconde case, agenzie e Case vacanze, o classificazioni equivalenti, l’imposta è di 1 euro a pernottamento a persona nei mesi di luglio e agosto (l’anno precedente era di 60 centesimi) e di 50 centesimi a pernottamento a persona nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre (nel 2024 era di 30 centesimi). Nessun pagamento da gennaio a febbraio e da novembre a dicembre. La quota forfetaria diventa di 200 euro per ciascuna unità immobiliare appartenente alle categorie seconde case, agenzie e Case vacanza o classificazioni equivalenti. La quota forfetaria può essere applicata da ciascun proprietario fino al limite massimo di quattro unità immobiliari (l’anno precedente era di 100 euro).
Gli operatori. Diversi operatori turistici sono intervenuti nel corso dell’incontro promosso dall’amministrazione comunale per illustrare le novità relative all’imposta di soggiorno. Giovanni Sanna di Studio Vacanze e Margherita Bacciu di Iti Hotel hanno posto il problema dei pacchetti già venduti con la precedente imposta e l’impossibilità di modifica in corso d’opera, facendo capire che sarebbe stato meglio adottarla con una giusta tempistica. Gli operatori hanno comunque riconosciuto l’importanza del confronto portato avanti dall'amministrazione comunale e la necessità di un lavoro sinergico per uno sviluppo sempre più ampio del settore turistico e per una maggiore promozione del territorio.