Elezioni a Luras dopo i veleni, l’ex sindaca Marisa Careddu: «Sono troppo pochi i giorni per riflettere»
Si rielegge il consiglio comunale dopo le dimissioni in massa di un mese fa
Luras Si avvicina il 9 maggio, termine ultimo per la presentazione delle nuove liste per il rinnovo del consiglio comunale, sciolto settimane fa dalla Regione dopo le dimissioni in massa di 10 consiglieri. Ma ancora tutto è in alto mare e non sono pochi gli interrogativi, così chi è interessato si muove con grande prudenza e riservatezza. Radio Luras informa che siano quattro i “gruppi diplomatici” che lavorano per ricucire i rapporti politici e per formare le liste. Uno fa a capo a Giuseppina Tamponi, l’ex assessora defenestrata dal sindaco Mauro Azzena e casus belli all’origine della crisi, che vorrebbe tentare il gran colpo. Un secondo gruppo lavora per convincere Marisa Careddu, ex sindaco, a ributtarsi in campo. Un terzo fa capo a uno degli ex capigruppo della minoranza uscente, Giovanni Usai. Poi il quarto vicino al sindaco ucente, Mauro Azzena, che è alla ricerca di candidati che lo sostengano.
Tutti d’accordo su una cosa: occorre far uscire Luras dalle sabbie mobili in cui si trova e spezzare la cappa di paure e tensioni che avvelenano i pozzi del paese e così ridare vita a una amministrazione comunale nuova e rasserenante in tutto. I più gettonati per la candidatura a sindaco oggi sembrano la giovane ex assessora Giuseppina Tamponi e Marisa Careddu forte dei 25 anni di esperienza sui banchi del consiglio comunale, da consigliere prima e poi con alcuni mandati da sindaco. Su un’altra cosa tutti concordano.
«Ci vogliono almeno due liste», ma c’è anche chi ne vorrebbe in campo addirittura quattro. Un’ipotesi a dir poco improbabile vista la situazione di stallo e la poca disponibilità dei luresi. Certo è che nessuno al momento di autopropone per diventare candidato Si preferisce che siano gli altri a sceglierlo. «Troviamoci davanti ad un tavolo – dice Rosario Menconi, altro ex capogruppo di minoranza, tessera Pd – Luras ha bisogno di una amministrazione con gente esperta e con giovani validi che da noi non mancano. Lasciamo da parte i partiti, che non ci sono. Il paese necessita di nuovo dinamismo. Formiamo una lista civica e auguriamoci che poi alla scadenza del termine diventino due per garantire l’opposizione in consiglio comunale».
«Ho da tempo deciso di andare in pensione dalla scuola e dalla politica, e dedicarmi a ciò che ho trascurato – dice Marisa Careddu – poi è arrivata questa crisi che la gente sente come emergenza e tutti abbiamo avuto una scossa. Non nego che tantissimi concittadini per strada, e con messaggi, mi sollecitano a rituffarmi in politica. La situazione che si è creata mi pone in imbarazzo e mi fa riflettere. Sto davanti alla possibilità di riscendere in campo anche perché me lo chiedono giovani di spessore che possono garantire un bel futuro a Luras. Ma occorre decidere subito e c’è poco tempo per riflettere. Terribile che si sia tardato tanto a sciogliere il consiglio comunale e ci siano stati solo 25 giorni per per preparare le liste. Lo trovo ingiusto, irreale. Ora mancano appena 12 giorni, una cosa che non si può sopportare. Uno deve avere il giusto tempo per riflettere e dialogare, tentare varie soluzioni. E francamente non è facile per me prendere una o l’altra decisione».
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