Cercò di speronare la ex, in auto acido e coltelli: condannato
Dovrà scontare un anno e otto mesi di reclusione con rito abbreviato
Olbia Minacce e persecuzioni erano cominciate quando lei gli aveva detto di voler chiudere la loro relazione. Il 18 ottobre del 2024, dopo averla inseguita in auto, aveva cercato di speronarla per farla uscire fuori strada, sulla statale 127. L’inseguimento era terminato grazie all’intervento dei carabinieri che lo avevano rintracciato nel centro di Olbia e arrestato. A bordo della sua auto, i militari avevano trovato alcuni coltelli, una mazza da baseball e bottiglie contenenti acido, alcool e benzina. Processato con l’accusa di stalking, Fabrizio Masala, 53enne olbiese, è stato condannato dalla gip Marcella Pinna a un anno e 8 mesi di reclusione con rito abbreviato e al pagamento della provvisionale subito esecutiva. Era difeso dall’avvocato Paolo Spano. La donna si è costituita parte civile con l’avvocata Cristina Cherchi. I fatti al centro del processo si riferiscono proprio all’episodio del 18 ottobre del 2024.
Stando alla ricostruzione dei fatti contenuta nel capo d’accusa, quel giorno l’uomo si era presentato di mattina presto nell’abitazione della donna tappezzando la persiana delle lettere che lei gli aveva scritto. Poi, all’uscita di casa, l’aveva picchiata colpendola con calci e pugni e tenendo in mano un coltello a serramanico aperto, con cui faceva finta di colpirla. L’aggressione era stata fermata grazie all’intervento di alcuni passanti. La donna, poi, era salita in macchina insieme ad una parente per andare a lavorare. Ma durante il tragitto lui aveva iniziato a inseguire l’auto, cercando di farla uscire fuori strada. I carabinieri lo avevano poi rintracciato e arrestato. Ma anche durante l’arresto, come riporta il capo d’imputazione, avrebbe continuato a minacciarla di morte. «Non è finita qua, vedrete voi... Già non campa molto, appena la vedo la lascio per terra...», diceva. Il pubblico ministero Mauro Lavra aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione. Ieri 13 maggio la conclusione del processo. (t.s.)