Olbia, la gestione del museo archeologico passa all’Aspo
Il via libera della giunta comunale: «Modalità più coerente e funzionale»
Olbia Prosegue il percorso che punta al rilancio del museo archeologico cittadino. L’ultima novità, come si legge in una delibera di giunta proposta dall’assessora alla Cultura Sabrina Serra, è che la gestione della struttura sull’isola di Peddone sarà affidata alla municipalizzata Aspo. Società, quest’ultima, che oltre a gestire il trasporto pubblico locale si occupa di tanti altri servizi, dal verde pubblico fino all’accoglienza turistica. L’adozione della decisione definitiva, in ogni caso, dovrà essere votata dal consiglio comunale.
Nella delibera si legge «che una modalità gestionale alternativa, basata sull’affidamento in house providing alla società partecipata Aspo spa, appare più coerente e funzionale alle esigenze del Comune, sia per l’aspetto gestionale che per quello economico, consentendo una gestione integrata dei servizi museali principali e accessori (quali biglietteria, gestione sala convegni, gestione sale espositive, bookshop e caffetteria), già rientranti nel perimetro operativo della società». E poi ancora: «Aspo spa risulta affidataria anche dell’Ufficio informazioni turistiche del Comune, e che ciò costituisce un ulteriore elemento di valore nella prospettiva dell’affidamento, in quanto consente di attivare sinergie virtuose tra la gestione operativa del museo e le attività di promozione turistica e culturale del territorio, con effetti positivi in termini di efficacia comunicativa, attrattività e coordinamento dell’offerta».
Tra le altre cose, da alcuni anni, l’Aspo gestisce anche lo spazio museale della necropoli di San Simplicio, ai piedi della basilica simbolo di Olbia. Questo potrà «garantire un percorso archeologico integrato e più completo, in grado di valorizzare ulteriormente il patrimonio storico-culturale della città e potenziare l’offerta turistica complessiva».
Una operazione, quella di affidare la gestione all’Aspo, che, secondo l’amministrazione comunale, «favorisce la continuità organizzativa e l’adeguamento ai requisiti richiesti per l’inserimento nel Sistema museale nazionale e nell’Albo regionale dei luoghi della cultura». Nel documento appena approvato dalla giunta si legge anche che è stata modificata la delibera sempre relativa al museo dello scorso 2 aprile, «superando l’indirizzo originario che prevedeva l’affidamento di un incarico esterno di collaborazione autonoma professionale». Una delibera, quella di due mesi fa, attraverso la quale la giunta comunale si era messa alla ricerca di un direttore da individuare attraverso una selezione pubblica.