Un abito per Zahra Aga Khan: la principessa ispira l’ultima creazione di Evi Pattitoni
L’artista donerà al comune di Telti anche un’opera ispirata a un antico reliquiario bizantino rinvenuto sotto l’altare della chiesa di Santa Vittoria
Telti Un abito per la principessa Zhara, tre costumi simbolici, un reliquiario ispirato a un antico reperto bizantino, un momento di comunità tra arte, fede e memoria. È questo il cuore dell’evento che si è svolto a Telti, dove l’artista Evi Pattitoni ha presentato la sua ultima creazione dedicata a Zahra Aga Khan, figlia del Principe Karim Aga Khan IV. Un omaggio nato all’indomani della scomparsa dell’Imam degli ismaeliti e che si lega a un lungo filo di ispirazione spirituale e artistica, che unisce la Gallura al mondo. L’abito dedicato alla principessa è stato svelato insieme ad altri due costumi storici, già indossati in precedenti occasioni dalle modelle Daiana Giangrande e Manuela Fiori, e portati in scena da Alice Berria.
A fare da cornice, il sagrato della chiesa di Telti e l’obiettivo di Davide Caglio, fotografo storico della Costa Smeralda. La storia di questa creazione affonda le radici nei ricordi d’infanzia di Evi Pattitoni, affascinata fin da piccola dalla figura del Principe Aga Khan, da lei definito “visionario, magnanimo, illuminato”, per l’impegno profuso nella promozione culturale e sociale anche in Gallura. «Gli ho dedicato una mia scultura e ho sempre sentito un legame profondo con il suo operato», racconta l’artista. Nella stessa occasione, Evi Pattitoni ha annunciato la volontà di donare al Comune di Telti un’opera ispirata a un prezioso reperto: un Enkolpion, reliquiario bizantino rinvenuto sotto l’altare della chiesa di Santa Vittoria durante i lavori di restauro, e raccontato nel volume Cronistoria di un cammino da Bruno Columbano e Mariapia Pirina. A partire da quella scoperta, Pattitoni ha ideato il “MOM Cross”, un reliquiario a doppia valva, realizzato in argento con smalti e simboli della tradizione sarda, con al centro il Cristo Risorto inciso su disegno di Carla Mancini e lavorato dal maestro orafo Pier Angelo Fiorino. Il progetto prevede la donazione al Comune di due bozzetti originali e del reliquiario, da custodire in una teca nell’ufficio del sindaco, con la proposta di indossarlo simbolicamente durante la processione di Santa Vittoria, ogni anno a turno da un uomo e una donna del Consiglio comunale. Un dono accolto con calore dal sindaco Vittorio Pinducciu e da Don Mauro Buccero, che ha benedetto il gruppo. La serata si è conclusa con un brindisi e un momento conviviale a San Bachisio, tra amici, dolci fatti in casa e vini locali, in un clima di gratitudine e festa. «Ringrazio tutti coloro che mi hanno supportato – ha detto Pattitoni –. È stata una giornata che non dimenticherò».