La Nuova Sardegna

Olbia

Costa Smeralda

Dune da tutelare al Grande Pevero: arrivano cartelli e nuove barriere

di Carolina Bastiani

	La presentazione del progetto al Grande Pevero
La presentazione del progetto al Grande Pevero

Porto Cervo, il progetto di One Ocean, Smeralda Holding e Comune di Arzachena per la salvaguardia della spiaggia

3 MINUTI DI LETTURA





Porto Cervo La parola chiave è qualità, a partire da quella dal patrimonio naturale. La macchia mediterranea incornicia un paesaggio unico fatto di sabbia bianca, mare limpido e pulito. Un litorale bello, quello del Grande Pevero, ma altrettanto delicato a causa del fenomeno dell’ erosione costiera, che d’estate amplifica la sua incidenza per il carico antropico. E lo strumento naturale chiamato a proteggere questo prezioso ecosistema è a sua volta fragile. Le dune costiere, infatti, che fanno da barriera proprio contro l’erosione, sono tra le prime vittime dei cambiamenti climatici. Ed è per questo che “qualità” va affiancata all’uso coscienzioso della costa e del mare, soprattutto in relazione al turismo. Motivo per cui sono scesi in campo tre attori, che sentono forte la chiamata alla protezione ambientale. Smeralda Holding e One Ocean Foundation, con il via libera del Comune di Arzachena, proseguono nel loro impegno congiunto nella protezione della biodiversità del Mediterraneo.

Dopo l’avvio della riforestazione di posidonia nella baia del Cala di Volpe, hanno ufficialmente iniziato il progetto di salvaguardia dell’ecosistema dunale della spiaggia del Grande Pevero e della macchia mediterranea retrostante. L’intervento è consistito nel rimpiazzo del vecchio sistema di protezione dunale con nuove strutture leggere e riciclabili, realizzate con materiali naturali come legno e fibre vegetali. Queste barriere, di fatto, aiuteranno a ostacolare la perdita di sabbia e a favorire il naturale processo di rigenerazione della vegetazione dunale e la difesa della biodiversità. Un elemento chiave del progetto è anche la sensibilizzazione ambientale fatta attraverso una cartellonistica informativa.

L’iniziativa fa parte del programma “Salva-dune” promosso da One Ocean, già messo in campo a Capriccioli e inserito nel calendario dell’Agenda Blu 2025 del Comune. «Il progetto è molto caro a Smeralda Holding, al Qatar e al Consorzio – spiega Mario Ferraro, Ceo di Smeralda Holding –. Da tempo portiamo avanti una strategia di protezione e salvaguardia, affinché il turismo diventi responsabile e sostenibile. Per questo è necessario trattare con cura e assicurare la conservazione della spiaggia, del mare e di tutte le bellezze della Costa Smeralda, che sono il vero motivo per cui oggi la destinazione è esclusiva. Il nostro approccio non ha voluto puntare alla quantità, ma alla qualità. Non a caso, a 60 anni dalla fondazione della Costa Smeralda, ci sono ancora 13 alberghi e vorremmo che la destinazione resti a bassa densità. Iniziative del genere sono fondamentali per raggiungere questi obiettivi, ma anche per guidare il turista al rispetto del territorio».

E di educazione parla anche il segretario generale di One Ocean Foundation, Jan Pachner. «Noi – spiega – ci dedichiamo a questi progetti anche perché è importante passare la responsabilità che sentiamo pure ai turisti, infondendogli il nostro senso di protezione. La spiaggia ci ha messo milioni di anni per svilupparsi, perciò, anche “solo” sbattere bene l’asciugamano diventa un grande segno di responsabilità». Importante, però, anche l’ambiente marino. «Il mare è fondamentale per noi – conclude – perciò abbiamo avviato anche la riforestazione della posidonia, che contrasta le emissioni di Co2 e protegge la biodiversità». E di necessità di proteggere l’ambiente ha parlato anche il sindaco Roberto Ragnedda: «Il Comune è da sempre impegnato su tutti i fronti per la tutela dell’ambiente e, in special modo, per la salvaguardia dei litorali. Attività come queste servono a far capire anche alle nuove generazioni l’importanza di difendere il territorio, per questo, grazie al delegato Michele Occhioni facciamo grande attività di sensibilizzazione nelle scuole. Sentiamo forte la responsabilità di adoperarci per garantire il giusto equilibrio tra sviluppo turistico e protezione di fragili e spettacolari arenili come il Grande Pevero».

Primo piano
Tragedia sfiorata

Furgone senza controllo a Sassari, panico tra i passanti

Le nostre iniziative