La Nuova Sardegna

Olbia

La città fantasma

Olbia, il declino di Cugnana verde: troppe spese e servizi scarsi

di Marco Bittau
Olbia, il declino di Cugnana verde: troppe spese e servizi scarsi

I cinghiali assediano il villaggio, la piscina è chiusa da anni

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Olbia Doveva essere la perla alle porte della Costa Smeralda, invece è diventato un villaggio turistico in declino tra proprietari esasperati, cinghiali a passeggio indisturbati, spese condominiali sempre in aumento, servizi ridotti e piscine chiuse per ragioni di sicurezza. A Cugnana verde i fasti degli anni Ottanta e Novanta, quando sulla collina sfilavano vip come Iva Zanicchi e Fiorello, sono solo un ricordo sbiadito, mentre oggi tra i proprietari delle 900 unità abitative (in piena stagione almeno 4.000 persone) il malessere cova sotto la cenere. Si paga tanto, mediamente 1500 euro all’anno per un bilocale. In giro c’è aria di rivolta e sono nati già nati i primi comitati e gruppi spontanei di residenti pronti a dar battaglia per una gestione più oculata, trasparente e partecipata del condominio. Già in corso la prima azione giudiziaria per la piscina disastrata. Devastante dal punto di vista dell’impatto paesaggistico, il villaggio turistico Cugnana verde, affacciato sull’omonimo golfo tra Olbia e Portisco, è un figlio dell’era del cemento. In pratica, una città nella città, autosufficiente, nata con novecento unità abitative, bar, ristoranti, boutique, edicola, tabaccheria e impianti sportivi.

Nei suoi anni migliori richiamava ogni estate migliaia di turisti ed era un punto di riferimento per la costa nord-orientale della Sardegna. Dalle stelle alle stalle, i sogni glamour di Cugnana verde col passare degli anni sono diventato un incubo e i proprietari si sono trovati a fare i conti con un declino inesorabile. Aumentano i costi però: il bilancio annuale sfiora 1 milione e mezzo di euro, il doppio rispetto ad alcuni anni fa, ma con servizi comuni che, paradossalmente, peggiorano di stagione in stagione. Uno dei simboli più evidenti di questo declino è proprio la piscina condominiale, arrampicata sulla collina, che ha una storia tutta sua. Ristrutturata tra il 2017 e il 2018 con un investimento considerevole ha manifestato da subito gravi problemi. Infatti, nonostante il costoso intervento, le pericolose infiltrazioni nei locali sottostanti non sono mai state risolte. Al contrario, oggi la piscina condominiale è chiusa da un provvedimento cautelare dei vigili del fuoco, mentre è in corso un’azione giudiziaria (un accertamento tecnico preventivo) promossa da alcuni proprietari esasperati dai danni subiti. A proposito di costi esagerati, i proprietari lamentano le spese eccessive per il servizio estivo di animazione, costato tanti soldi ma ritenuto inadeguato con spettacoli senza varietà e di poca qualità.

L’ultimo segnale d’allarme riguarda l’invasione dei cinghiali all’interno del villaggio, ormai padroni indisturbati di viali e spazi comuni. Passeggiare dopo il tramonto, o anche solo spostarsi da una zona all’altra del complesso, è diventato pericoloso. Sono già stati segnalati attacchi ad animali domestici e momenti di paura per famiglie e bambini. Per questo i residenti hanno richiesto un intervento urgente per allontanare i branchi, così come accade in altri quartieri della città. Al centro delle polemiche c’è la gestione amministrativa. Pochi consiglieri decidono per tutti, grazie a un sistema di deleghe permanenti che consente a un ristretto gruppo di persone di influenzare le assemblee e approvare anche le spese più importanti. I proprietari sono esasperati, per loro il villaggio potrebbe essere un paradiso in terra, ma servirebbe una gestione più trasparente e partecipata, nel rispetto delle regole. La realtà, invece, è un villaggio abbandonato alla deriva con i servizi che peggiorano ogni anno e le spese che aumentano. Tutti d’accordo: servirebbe un cambio di rotta radicale, un intervento delle autorità per fermare il declino che si sta consumando nel silenzio generale. Sì, perché a Olbia di quello che succede nel villaggio Cugnana verde non si sa mai nulla, nel bene o nel male. Una città nella città, appunto.

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