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Olbia

Il fenomeno

«Vado a vivere in campagna»: dall’emergenza abitativa alla rinascita dei piccoli centri vicino a Olbia

di Dario Budroni
«Vado a vivere in campagna»: dall’emergenza abitativa alla rinascita dei piccoli centri vicino a Olbia

La scelta di imprenditori, chef, dirigenti di azienda per il buen retiro nei paesi dell’isola, dove non è raro incontrarli con ospiti vip come le pop star

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Telti Il paese che guarda il mare dalla collina si riscopre improvvisamente più stretto. E quindi in piena emergenza abitativa. Altro che spopolamento: la vicinanza a Olbia è una manna dal cielo e la quiete dei piccoli centri e la bellezza dell’agro funzionano da potenti calamite in grado di far schizzare verso l’alto il numero dei residenti. «Se in paese ci fossero state cento case in più sarebbero state tutte vendute o almeno affittate» dice Matteo Sanna, assessore comunale con un passato da primo cittadino. Non bisogna perdere l’occasione, dunque. Così il Comune sta investendo in opere pubbliche, per creare nuovi servizi, e sta anche mettendo mano ai suoi piani urbanistici.

«La cosa bella è che Telti non è un paese dormitorio, ma un centro vivo e vivibile – sottolinea Vittorio Pinducciu, il sindaco –. Ci reputiamo fortunati e l’obiettivo, ora, è supportare e incentivare lo sviluppo attraverso una buona programmazione». Dal punto di vista dei numeri, i dati dicono che Telti, lo scorso 30 novembre, ha superato i 2.300 residenti.

A fine 2024 erano 2.268, mentre due anni fa 2.246. Ma non è solo l’emergenza abitativa di Olbia – dove è quasi impossibile trovare una casa in affitto tutto l’anno – a spingere la gente verso Telti. Da qualche anno si registra infatti un altro tipo di fenomeno: è quello della riscoperta della campagna, soprattutto da parte di imprenditori, medici e dirigenti di azienda del nord Italia e del nord Europa che nel verde di Telti hanno deciso di costruire il loro buen retiro. La crescita Telti, insomma, tiene lontano lo spettro dello spopolamento che sta invece mettendo in crisi buona parte dei centri dell’alta Gallura.

È innanzitutto l’effetto dei soli 12 chilometri che la separano da Olbia, della quale è sempre più un paese satellite. Accade la stessa cosa a Monti e a Loiri Porto San Paolo, che in 25 anni ha quasi raddoppiato i suoi abitanti. Di conseguenza anche nei paesi, sulla scia di Olbia, oggi è difficilissimo riuscire a trovare una casa in affitto, mentre il valore delle abitazioni in vendita è aumentato vertiginosamente. «Le richieste di nuove residenze sono in aumento – dice il sindaco Pinducciu – e Telti ha la necessità di crescere e di espandersi in maniera ordinata. Per questo abbiamo lavorato al Piano particolareggiato del centro matrice, per il quale stiamo aspettando l’ultimo passaggio per l’approvazione, e abbiamo anche affidato l’incarico preliminare per studiare il nuovo Puc». Incarico che è nelle mani di Giovanni Maciocco, uno dei migliori urbanisti in assoluto, e della sua equipe.

«Abbiamo necessità di pianificare nel migliore dei modi lo sviluppo, sia in paese che nel nostro agro – prosegue il sindaco –. Telti ha enormi potenzialità e le vogliamo sfruttare tutte, salvaguardando comunque la nostra identità. Poi, naturalmente, sarà fondamentale creare sempre più servizi. Abbiamo un micronido, cosa non da poco per un piccolo paese, e stiamo investendo nelle strutture sportive. Presto partiranno i lavori per la nuova piazza, per il parco urbano e per una nuova scuola». Nei prossimi mesi, invece, l’Anas avvierà i lavori lungo la statale 127 che collega Olbia con Telti. Nello specifico, saranno eliminate alcune curve in località Lu Naracu per rendere la strada più sicura e un po’ più veloce.

Imprese e turismo Crescono i residenti e, allo stesso tempo, crescono anche le attività imprenditoriali. Al momento si contano circa 200 posti letto, che dovrebbero diventare 300 entro il 2027. Sulla spinta della celebre Sagra del mirto, oggi sono quattro le aziende teltesi che producono il liquore viola. Quattro anche le cantine che producono vino: un dato, quest’ultimo, che ha permesso al Comune di aderire all’associazione Città del vino. «La vicinanza a Olbia è una fortuna – sottolinea Matteo Sanna, assessore al Turismo e alle Attività produttive –, ma Telti sta crescendo anche per altri motivi dettati dalle caratteristiche del territorio. Nell’agro, per esempio, contiamo circa 1.000 residenti su un totale di 2.300. L’attenzione è tanta anche dal punto di vista delle attività. Così nascono nuovi vigneti, oliveti, orti e anche nuovi e innovativi allevamenti».

Ville e stazzi Nelle campagne di Telti c’è chi tira su la propria azienda, ma anche chi costruisce nuove ville immerse nel verde o trasforma i vecchi stazzi in dimore da sogno. Soprattutto imprenditori, medici, piloti automobilistici e dirigenti di azienda che al fascino del mare preferiscono quello del silenzio della campagna gallurese. «Sta arrivando moltissima gente, soprattutto dal nord Italia e dal resto dell’Europa» conferma l’assessore Sanna. Uno dei primi a scoprire la campagna teltese, ormai diversi anni fa, è stato lo chef Gino D’Acampo, divenuto una star nel Regno Unito per i suoi programmi tv incentrati sulla cucina. D’Acampo ha acquistato una tenuta in località Aratena e lì passa lunghi periodi dell’anno, soprattutto d’estate. Qualche volta si è anche fatto vedere in giro per il paese con ospiti non proprio di secondo piano. Nel 2018 si presentò nel ristorante Seagull Tavern insieme a un collega, cioè il famosissimo chef e personaggio televisivo Gordon Ramsay. Lo scorso anno, invece, nello stesso locale si è presentato direttamente insieme all’ex Spice Girls Emma Bunton.

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