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Olbia

Storie di Natale

Emigrato in Germania torna nell’isola e investe sul turismo: «Le vecchie case di Luras diventeranno un albergo diffuso»

di Marco Bittau
Emigrato in Germania torna nell’isola e investe sul turismo: «Le vecchie case di Luras diventeranno un albergo diffuso»

Giacomo Mossa, 85 anni, ha deciso di dare il suo contributo alla crescita economica del suo paese: «Sarà realizzata anche una scuola di formazione»

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Luras Non ci sono dubbi: il sogno nel cassetto di qualunque emigrato è partire a caccia di fortuna e tornare a casa da signore. Per costruire e lasciare qualcosa che resti nella memoria di tutti. Così tra le belle storie di Natale è da incorniciare quella che ha per protagonista Giacomo Mossa, arzillo 85enne di Luras, emigrato in Germania dall’età di 30 anni, che ha deciso di investire generosamente i (molti) risparmi di una vita acquistando una decina di vecchi edifici, vuoti e abbandonati, nel centro storico del suo paese, Luras. L’idea è quella di un albergo diffuso, ma il primo edificio acquistato – un palazzetto già in ristrutturazione – strizza l’occhio alle esigenze della comunità. Infatti, diventerà una scuola di alta formazione linguistica.

Poi, un altro edificio è destinato a ospitare uno showroom dove mettere in vetrina le produzioni d’eccellenza di Luras, a cominciare dal vino. Vermentino e nebbiolo, of course. I cantieri sono già avviati e l’auspicio è di avviare la scuola e una parte dell’albergo diffuso con i primi ospiti già ad aprile. Insomma, un bel regalo al paese sotto l’albero di Natale. Un progetto dopo l’altro, gira a mille all’ora la testa di Giacomo Mossa, memore di una vita avventurosa, costellata di tragedie e sempre in credito con un destino che non gli ha mai regalato niente.

Arrivato a Berlino come facchino d’albergo, “Giacomino” – così lo chiamano tutti confidenzialmente – ha scalato in fretta la piramide del turismo e negli anni è diventato lui stesso imprenditore e tour operator in Germania. Determinante in quei primi anni berlinesi l’amicizia con un facoltoso italiano dell’Elba conosciuto proprio in quell’albergo. Erano gli anni Settanta e il turismo metteva le ali nel Mediterraneo, anche in Italia. C’era da lavorare, fare buoni affari e guadagnare tanti soldi. Marchi tedeschi, cioè denaro pesante. Eppure, non è stata per nulla facile la vita da emigrato di Giacomo Mossa. Passaporto e valigia nel sangue, perché anche il padre all’inizio del secolo scorso aveva lasciato Luras e si era imbarcato su un bastimento per l’America, la metafora di tutti i sogni e le fortune del mondo.

La tragedia Muore il padre e muore anche la madre, l’azienda agricola di famiglia a Luras stenta, così a 30 anni Giacomo Mossa parte per la Germania in cerca di un mondo nuovo. Muoiono anche le due compagne della sua vita e resta solo, senza figli. Un nipote lontano e basta. Dopo tanta pena, ci vuole coraggio ad andare avanti e Mossa tira su la testa. «Da queste esperienze tragiche – racconta – ho tratto una regola di vita che mi ha accompagnato sinora e che, anche se non ho figli, vorrei tramandare ai più giovani. Mai arrendersi, perché le disavventure ci fortificano e le sofferenze ci spingono a guardare sempre avanti». Oggi Giacomo Mossa è un distinto signore più italiano che tedesco («Non ho mai voluto prendere la cittadinanza»), ancora legato alle tradizioni del suo paese. Al suo fianco, nell’impresa di riqualificazione del centro storico di Luras, c’è Salvatore Deiana, avvocato immobiliarista, titolare della scuola di alta formazione linguistica International school Sardinia, con sedi a Tempio e Olbia. È lui che ha affiancato Mossa nell’operazione immobiliare e nell’acquisto degli edifici dai privati titolari. Non vecchi ruderi cadenti, ma case e palazzetti abbandonati che lasciano trasparire il benessere conosciuto da Luras grazie alle sue risorse naturali, il sughero e il granito. Sempre l’avvocato Deiana ha avviato attività e procedere per aprire a Luras una nuova sede della scuola di lingue internazionale. Sarà il primo degli edifici ristrutturati e restituiti a nuova vita. Dal palazzo comunale il sindaco Leonardo Lutzoni e la sua maggioranza guardano soddisfatti il loro eroe dei tempi moderni. Anche per loro è un bel Natale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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