La Nuova Sardegna

Oristano

san nicolo’ d’arcidano

Dove l’integrazione abitativa è una realtà

Dove l’integrazione abitativa è una realtà

In visita al campo Rom i futuri ingegneri iscritti a un workshop dell’ateneo cagliaritano

22 maggio 2012
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ARCIDANO. L'urbanistica e la pianificazione territoriale a prova di etica e confronto pratico sui luoghi. Nei giorni scorsi il sindaco Emanuele Cera e il presidente dell'Opera nomadi Sardegna, Francesco Giorico, hanno accolto una decina di studenti del workshop organizzato dalla facoltà di Ingegneria di Cagliari. Il gruppo di lavoro è nato grazie alla collaborazione tra la facoltà del capoluogo sardo e l'università gallese di Cardiff, rappresentata in loco dal visiting professor Alison Brown. Le dottorande di pianificazione del territorio Roberta Floris, Federica Leone e Anania Mereu, sotto la guida di Corrado Zoppi, professore di Ingegneria del territorio, hanno seguito nei lavori trenta studenti di urbanistica e pianificazione territoriale, per introdurli alle tematiche dell'abusivismo edilizio e dell'informal economy (economia sommersa), come i mercatini abusivi. Uno degli esempi di complessità nella gestione del territorio è appunto il campo rom; non più approvato dal regolamento comunitario. L'Opera nomadi ha funto da intermediario tra i gruppi rom sardi e l'università di Cagliari, e ha proposto il nuovo “borgo” di Kanjarij (gruppo rom di origine ortodossa) di San Nicolò d'Arcidano, come efficace esempio di integrazione abitativa tra la popolazione di nomadi e la popolazione locale. «La realtà isolana dei campi rom è affrontata in maniera puramente abitativa – spiega Roberta Floris – e questa unione di forze intende valutare qual è la soluzione migliore per integrare la loro cultura dell'abitare nei nostri spazi urbani». L'amministrazione Cera di Arcidano, coi suoi 95 abitanti d'origine rom su 2.800 cittadini, è riuscita a gestire la situazione in maniera esemplare; nonostante l'incendio dello scorso anno, in cui l'intero campo è andato distrutto. Durante l'incontro si stavano svolgendo le fasi conclusive dei lavori di rifinitura delle otto nuove abitazioni, realizzate dove prima sorgeva il vecchio campo. Quasi tutte le famiglie stanno già abitando il nuovo borgo. Ultimamente è stata inoltre avviata dall'Opera nomadi la cooperativa Cheras butì (Lavoriamo), composta da alcuni abitanti del campo, che si occuperà della raccolta e vendita della carta riciclata in provincia di Oristano e nel Medio campidano, della cura delle serre e della ristrutturazione di immobili.

Pierluigi Carta

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