Piani personalizzati, il sindaco di Laconi: ritardi della Regione
Assistenza, il Comune anticipa le somme della 162 Già emessi i mandati di pagamento, si attende l’erogazione
LACONI. «Dei ritardi nei pagamenti dei piani personalizzati della legge 162 è responsabile la Regione e non il Comune che anticipa le somme». Questa in sintesi la risposta del primo cittadino Paolo Pisu all'ennesima interrogazione del gruppo di minoranza “Democratici Laconesi”. Nei giorni scorsi il gruppo di minoranza, dopo aver chiesto ed ottenuto una deliberazione della Giunta affinché i pagamenti venissero anticipati con l'utilizzo di fondi del bilancio comunale, aveva chiesto il perché ci fossero ulteriori ritardi nel rendere esecutiva la delibera.
«Dal 12 maggio sono stati emessi i mandati di pagamento, senza ritardi, ma semplicemente con impiego dei tempi tecnici necessari» risponde il sindaco che spiega: «I diversi uffici coinvolti hanno necessità di tempi tecnici per la predisposizione di tutti gli atti afferenti alle pratiche che, anche in considerazione dell'elevato numero di beneficiari, risultano di una certa complessità».
I ritardi nei pagamenti si ripetono periodicamente rendendo difficili i rapporti di lavoro perché da un lato ci sono i beneficiari dei piani personalizzati che non possono rinunciare all'assistenza e nella maggioranza dei casi non possono anticipare le somme per pagare gli assistenti, dall'altra invece ci sono i lavoratori che devono continuare a prestare servizio senza percepire retribuzione per diversi mesi.
Al momento, con il ricorso ai fondi del bilancio comunale, il problema viene arginato, in attesa che la Regione provveda a liquidare le somme.
«Non si capisce - dice Pisu- per quale motivo il gruppo dei democratici laconesi non rivolga la critica alla Regione, colpevole del mancato accreditamento delle risorse necessarie.
I comuni non hanno ancora ricevuto un solo euro e sono costretti a fare anticipazione. Da parte mia ho segnalato tale difficoltà all' assessore regionale Luigi Arru chiedendo un suo intervento risolutivo sulla questione» conclude Pisu.
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